Zenone Lavagna
(Biancavilla 14 febbraio 1863 – Palermo 11 marzo 1900)
Zenone Lavagna, ancora ragazzo fu affidato dai genitori al pittore Angelo
A Firenze frequenta l’Accademia di Belle Arti, e qualche anno dopo ottenne un sussidio dal comune di Biancavilla, che gli permise di frequentare l’Istituto di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di Domenico Morelli, dopo il diploma si trasferisce a Roma per frequentare la scuola di nudo. Alterna creazioni originali, con lo studio delle opere dei grandi maestri, dei quali copiava famosi capolavori che poi rivendeva per poter vivere. Dopo un lungo periodo tra Roma, Zurigo, Milano, Venezia e in Germania, torna a Catania, e grazie al fratello Natale, curato della chiesa di San Cosimo e Damiano, apre uno studio pittorico presso la chiesa della confraternita di San Giacomo, dove entra in contato con uomini facoltosi e illustri, Giuseppe Sciuti, Giovanni Verga, Luigi Capuana e altri. Proprio Sciuti, dopo aver visto alcune sue opere dice “Voi farete cose grandi”. Ma purtroppo, a Palermo, a causa di un malore improvviso, si spense a soli 37 anni.
Partecipa nel 1898 alla esposizione generale italiana di Torino.
Opere
Crocifissione di Cristo, grande tela nella chiesa madre di Belpasso, 1896
Ritratto al cardinale Dusmet
L’Arabo (testa)
Il Monaco
Il ritratto della Madre e della signora Concettina
L’Opera
Peccato e Perdono Il Lago di Como Rio di Venezia Mater Admirabilis
San Francesco di Paola