Vivere in Pace
Trama
Seconda guerra mondiale, Italia Centrale. La vita quotidiana di un tranquillo villaggio di campagna scorre immutata, senza essere turbata dal terribile conflitto in corso, di cui arrivano solo echi di lontani bombardamenti. La location è la campagna ed il borgo di Rocca Ripesena, frazione di Orvieto; anche la stessa antica etrusca e medioevale città rupestre (Orvieto è la Città del Corpus Domini) è stata utilizza per le scene. Comparse del film sono gli abitanti di Rocca Ripesena (con i loro strumenti di mestiere,attrezzi e carri trainati da buoi chianini). Gli unici segni visibili di quanto sta accadendo sono i minacciosi bandi diffusi dal segretario politico locale e la presenza di un singolo soldato tedesco, il bonario Hans, a presidiare la linea telefonica. Tipico rappresentante di questa pacifica comunità è Zio Tigna, contadino dai modi burberi ma di buon cuore che nell'attesa rassegnata che presto o tardi vengano deposte le armi e si smetta di versare sangue inutilmente, si dedica con la massima cura ai suoi campi e alla sue bestie insieme all'anziano padre, moglie Corinna e ai nipoti Silvia e Citto. Della famiglia fa parte a su modo anche il giovane Franco,sfuggito all'arruolamento che Zio Tigna, malgrado i continui rimproveri, considera come un figlio. La loro vita entra però direttamente in contatto con la guerra quando Silvio e Citto si imbattono nel bosco in due soldati americani fuggiti da un campo di prigionia tedesco. In un primo momento i ragazzini si limitano a procurare cibo e vestiti ai fuggiaschi, poi arrivano a nasconderli nel fienile, poiché uno dei due, il nero Joe è ferito. Zio Tigna inevitabilmente lo scopre presto ma, pur rischiando la fucilazione per questo,offre loro riparo e cure,con l'aiuto del medico del paese, che tiene in contatto con la Resistenza locale. Una sera, la visita inaspettata di Hans costringe Zio Tigna a accogliere lo sgradito ospite, nonostante il pericolo che venga scoperta la presenza degli americani. Il tedesco approfitta dell'ospitalità, servendosi generosamente del vino che gli viene offerto e ritrovandosi presto ubriaco ma, nel contempo Joe, nascosto in cantina, si serve con altrettanta abbondanza dalle botti e viene preso da un'incontrollabile ebbrezza che gli fa abbandonare il nascondiglio e irrompere in piena vista. Fra l'incredulità degli altri, i nemici Hans e Joe fraternizzano come nulla fosse e proseguono i loro rumorosi festeggiamenti in paesi, fino a far credere a tutti che la guerra sia finita. L'indomani gli abitanti del villaggio fuggono sulle colline,temendo la rappresaglia tedesca ma, in realtà, le truppe occupanti sono ormai in ritirata di fronte all'avanzata delle forze alleate. Restano in paese solo Zio Tigna e Hans,che ha deciso di abbandonare la divisa per tornarsene a casa. Il tedesco viene aiutato dal burbero Zio Tigna, che gli offre un abito civile, e riconosce il suo unico amico. Ma entrambi vengono uccisi da nazisti in fuga.
Riconoscimenti
Il film ha ricevuto il premio per la sceneggiatura al Festival di Locarno. Ha vinto due Nastri d'argento, per il miglior soggetto e la migliore attrice non protagonista con Ave Ninchi.