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Vittore Grubicy De Dragon

( Milano, 15 ottobre 1851 – 4 agosto 1920 )

 

 

Figlio di un nobile ungherese, Alberto Grubicy De Dragon, e di Antonietta Mola, una nobile lodigiana, entrambi grandi cultori dell’arte. Inizia si da giovane a frequentare gli ambienti artistici milanesi ed a viaggiare nel continente europeo. A  partire  dal  1870  intraprende  con  il  fratello  Alberto  l’attività  di  mediatore  d’arte  in Inghilterra dedicandosi soprattutto alla promozione di artisti contemporanei, soprattutto di appartenenti al movimento degli scapigliati.  Dopo aver sapientemente creato una fitta rete di conoscenze a livello internazionale e nazionale, i due fratelli Grubicy iniziarono a introdurre negli ambienti artistici importanti i giovani artisti che promuovevano ( Giovanni Segatini, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Gaetano Previati, Achille Tominetti, Carlo Fornara, Benvenuto Benvenuti). Nel 1882 si reca nei Paesi Bassi dove conosce il pittore Anton Mauve che lo aiuta a perfezionare le sue tecniche di disegno e pittoriche e a iniziare la sua attività di pittore. Nel 1889 lascia la società di mediatore d’arte lasciando la società al fratello Alberto, e inizia la nuova avventura di artista, alla quale segue anche quella di pubblicista su riviste quali La Riforma, La Critica d’Arte e L’idea Liberale . Nel 1894 espone per la prima volta, ma causa dell’insorgere di disturbi al sistema nervoso e costretto a rinunciare alla pittura.

 

Ritiratosi in vita privata iniziò a promuovere giovani artisti emergenti come Carlo Carrà, Pietro Angelini e Arturo Tosi.

 

Bibliografia

 

Vittore Grubicy De Dragon di Marco Valsecchi , Franco Vercelletti, Gianandrea Gavezzini Editore Alberti 1976