Cornelis van Poelenburch, o Poelenburgh
Utrecht, 21 gennaio 1590 o 1594 o 1595 – Utrecht, 12 agosto 1667
Pittore olandese del secolo d'oro, fu allievo di Abraham Bloemaert e successivamente studiò a lungo a Roma, dove rimase dal 1617 al 1625 e Firenze, eccelleva in particolare nel dipingere piccole figure, nudi, paesaggi con rovine di stile italianeggiante su rame o pannelli, talvolta con scene mitologiche o bibliche, talvolta in ambientazione contemporanea.
Fu uno dei più importanti rappresentanti della prima generazione dei pittori Dutch Italianates ed uno dei fondatori della Schildersbent.
Le sue opere giovanili hanno uno stile così simile a quello di Bartholomeus Breenbergh da essere spesso di difficile attribuzione.
Dopo il suo ritorno ad Utrecht, divenne un pittore di grande successo. Fece da guida a Pieter Paul Rubens, quando questi visitò Utrecht nel 1627; era famoso negli ambienti aristocratici e persino reali.
Nel 1637 si recò in Inghilterra, dove rimase per quattro anni dipingendo per re Carlo I.
Ritornò poi ad Utrecht, dove morì nel 1667.
Tra i suoi mecenati, oltre a Carlo I, vi furono Cosimo II de' Medici, Granduca di Toscana, Federico V Elettore Palatino, il Principe Federico Enrico d'Orange e il collezionista di Utrecht, Willem Vincent, Barone van Wittenhorst (m. 1674), che fu il suo più importante protettore.
Collaborò con Bartholomeus van Bassen, Jan Both[3], nei cui paesaggi dipingeva le figure, Alexander Keirinckx, Herman Saftleven II e Jan Philips van Thielen.
I suoi più famosi allievi furono Dirck van der Lisse, François Verwilt, Daniel Vertangen, Warnard van Rysen, Jan van Haensbergen e il cugino Willem van Steenree, probabilmente un parente della moglie di van Poelenburch, Jacomina van Steenree.
Fra gli artisti che si ispirarono allo stile ed ai soggetti dipinti da van Poelenburch vi furono Cornelis Willaerts, Jan Linsen, Toussaint Gelton, Claes Tol, Gerrit van Bronckhorst, Gerard Hoet.
Cornelis van Poelenburch fu influenzato dalle opere di Adam Elsheimer e di Paul Brill.
Opere
Dipinti
Mercurio ed Erse, olio su tavola, 1620 circa, 18 x 27 cm, Mauritshuis, L'Aia
Rovine romane, olio su rame, 1620 circa, 23 x 31 cm, Galleria Palatina, Firenze
Rovine dell'antica Roma, olio su rame, 1620 circa, 44 x 57 cm, Museo del Louvre, Parigi
Veduta di Campo Vaccino, olio su rame, 1620 circa, 40 x 55 cm, Museo del Louvre, Parigi
Satiri danzanti, olio su rame, 1621 circa, 45 x 63 cm, Galleria Palatina, Firenze
Ninfe e satiri all'ingresso di una grotta, olio su tavola, diametro 27 cm, 1624-1630, Museo del Louvre, Parigi
I figli di Federico V Elettore Palatino e re di Boemia, olio su tavola, 37,9x65,3 cm, 1628, Museo di belle arti, Budapest
Amarilli dà a Mirtillo la ricompensa, olio su tela, 115 x 146 cm, 1635 circa, Staatliche Museen, Berlino
Riposo durante la fuga in Egitto, olio su rame, 1640 circa, 34x44 cm, Fogg Art Museum, Cambridge
Paesaggio con ninfe, olio su tavola, 22x29 cm, 1650 circa, Wallraf-Richartz Museum, Colonia
Il ritrovamento di Mosè, olio su tavola, 19x25 cm, collezione privata
Paesaggio italiano con figure danzanti, olio su tavola, 37x48 cm, collezione privata
Paesaggio con Diana e Callisto, olio su tavola, 54x82 cm, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo
Ritratto di giovane donna come Flora, olio su tavola, 12x10 cm, collezione privata
Ritratto di giovane donna, olio su tavola, 21x17 cm, Alte Pinakothek, Monaco di Baviera
Giuseppe venduto come schiavo, olio su rame, 34,7x45,3 cm
Disegni
Figure sotto le arcate di una rovina classica, penna e pennello in marron su gesso nero, 427x385 mm, 1620-1625, Rijksmuseum, Amsterdam
Bibliografia
Charles - Alphonse Dufresnoy, Charles Jarvis, Alexander Pope, John Dryden, Richard Graham, The art of painting, Londra, 1716, pagg.356-357
Amy Golahny,Mia M. Mochizuki, Lisa Vergara, John Michael Montias, In his milieu: essays on
Netherlandish art in memory of John Michael Montias, Amsterdam University Press, Amsterdam, pag. 441 e seg.
Marian Bisanz-Prakken, Rembrandt Harmenszoon van Rijn, Graphische Sammlung Albertina, Milwaukee Art Museum, Rembrandt and his time: masterworks from the Albertina, Vienna, Milwaukee Art Museum, 2005
Cécile Michaud, Johann Heinrich Schönfeld: un peintre allemand du XVIIe siècle en Italie, Martin Meidenbauer Verlagsbuchhandlung, Monaco, 2006, pag. 28