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Uomini e Cieli
Trama
Durante la guerra quattro ufficiali, aviatori di una squadriglia, si disperdono sui diversi fronti. Il pilota Giorgio, ferito, non crede più a nulla e, durante la convalescenza, ricerca gli altri tre amici. Il primo è ormai privo del braccio destro e lavora alla censura, dove compone poesie. Il secondo ha perduto una gamba e l'udito, e si rifà un'esistenza con una ragazza. Il terzo si è ritirato, conclude affari ed accumula ricchezza. Giorgio comprende che nelle avversità, le forze morali sostengono gli uomini e offrono la propria impronta all'esistenza di ciascuno.
Note Cinematografiche
Titolo originale: Uomini e cieli
Paese di produzioni: Italia
Anno: 1943
Durata: 92 minuti
Colore: B/N
Audio: Sonoro
Genere : Guerra
Regia: Francesco De Robertis
Soggetto: Francesco De Robertis
Sceneggiatura: Francesco De Robertis
Casa di produzione: Scalera Film
Fotografia: Mario Bava, Carlo Bellero
Montaggio: Francesco De Robertis
Musiche: Francesco De Robertis
Attori
Giulio Faido
Lamberto Baviera
Vasco Marlia
Bruno Alfio Taccari
Anna Maria Mancini
Teresa Ugatti
Anna Bianchi
Note:
La guerra fa da sottofondo e da causa al disagio psicologico dei personaggi, e viene intesa dallo spettatore in senso negativo. Il pilota Taddei, industriale cinico e materialista sposa una donna per interesse e accumula denaro: la sua figura è l'ultima esemplificazione della politica antiborghese del regime. Un film che conosce alcuni momenti di emozione nella descrizione dell'enfasi sentimentale che travolge i personaggi positivi negli attimi conclusivi degli episodi. Pellicola ideologicamente ibrida, che testimonia, nella contradditorietà, due fasi distinte della storia. Le immagini, le vicende e i personaggi ribadiscono la fedeltà all'ideale eroico e tradizionale tipico del ventennio; i dialoghi deprecano l'inutilità di una guerra che si combatte essendo certi della sconfitta e denunciano l'incoscienza di un regime causa prima di un "paese buttato al suicidio". Da un lato le immagini magnificano i mezzi navali e aeronautici; dall'altro i dialoghi parlano di idrovolanti "da museo"