Toti Scialoja
(Roma 1914 – Roma 1998)
Toti Scialoja, vero nome Antonio, è stato pittore e poeta, definito artista originale e poliedrico, con un linguaggio pittorico astratto-concreto con una forte carica materica. Nel 1939, un suo disegno viene segnalato dalla giuria della Quadriennale di Roma e l’anno successivo viene allestita la sua prima personale a Genova. Negli anni’40 espone a Roma, con Turcato e Vedova. Ma la svolta avviene negli anni ’50, quando abbandona i modi espressionisti e cubisti delle origini, avvicinandosi all’astrattismo informale. partecipa nel 1950/52/53 alla Biennale di Venezia. Dalla metà degli anni ’50 alla metà degli anni ’60 viaggia molto, tra Stati Uniti e Francia, esponendo alla Galleria Viviano a Manhattan, ottenendo fama internazionale ed entrando in contatto con altri esponenti dell’espressionismo astratto. Nel 1964, partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia e nel 1966 espone in un personale alla Galleria Marlborough. Dagli anni ’60, ha iniziato l’attività di poeta, dedicandosi al nonsense, o nonsenso, espressione che appare priva di significato e al limerick, breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, illustrando le sue poesie e nel 1961, inizia a scrivere delle lettere illustrate al nipote James. Trai primi estimatori delle sua attività poetica ci sono Italo Calvino, Antonio Porta, Alberto Arbasino, Giovanni Raboni e altri. Negli anni ’70, attraversa un periodo di pausa e riflessione pittorica, ma non poetica, infatti pubblica una raccolta di poesie diretta ad un pubblico adulto, La Stanza la Stizza l’astuzia. Riprende con la pittura nel 1982, grazie all’ispirazione dovuta alla visione da parte dell’artista dei dipinti di Goya al Prado e nel 1983 dipinge San Isidoro da Goya. Nel 1984 ritorna con una personale alla Biennale di Venezia. Nel 1991 gli viene dedicata una grande antologica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e una mostra dei suoi disegni per bambini viene aperta nelle sale del Palazzo delle Esposizioni. Ha insegnato e diretto l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ebbe come allievi molti dei nomi più noti dell’arte contemporanea italiana, come Mario Ceroli, Pino Pascali e Jannis Kounellis.
Teatro
Il combattimento di Tancredi e Clorinda, musiche di Claudio Monteverdi, orchestra diretta da Franco Capuana, coreografie Alanova, scene e costumi Toti Scialoja, 1945
Musei
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, GNAM, Roma
Museo Novecento, Firenze
Peggy Guggenheim Collection, Venezia
Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea GAM, Torino
Museo Carandente, Palazzo Collicola – Arti visive, Spoleto
Galleria Provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea, Messina
Bibliografie
Toti Scialoja – Opere dal 1940 al 1991, di Francesco Sisinni, Edizioni della Cometa, 1991
Toti Scialoja – Opere dal 1983 al 1997, Lauter Vallora, Skira
La pittura del Novecento in Italia, Electa
Toti, topi e topoi iconografici, in Animalie. Disegni con animali e poesie, di Paola Pallottino
Toti Scialoja poeta-pittore. Un percorso imperfetto verso l’invisibile, tesi di laurea di Orietta Bonifazi, discussa all’Università di Roma, nell’a. a. 2004/2005
Peripezie del dopoguerra nell’arte italiana, di Adachiara Zevi, Einaudi, 2005
Informale, Catalogo della Mostra, Modena, 2006
Storia dell’arte contemporanea in Italia, di Renato Barilli, Bollati Boringhieri, Torino, 2007
L’anima intellettuale. La poesia per bambini di Toti Scialoja, di Federico Appel, LG Argomenti, Genova, 2007
Versi del senso perso, prefazione di Paolo Mauri, rassegna critica di Orietta Bonifazi, Einaudi, Torino, 2009
Toti Scialoja. Tre per un topo, a cura di Eloisa Morra, Quodlibet, Macerata, 2014
Un allegro fischiettare nelle tenebre. Ritratto di Toti Scialoja, di Eloisa Morra, Quodlibet, Macerata, 2014
Nell’officina del nonsense di Toti Scialoja. Topi, toponimi, tropi, cronotopi, edizione del verri, Milano, 2014
Toti Scialoja critico d’arte, di Eloisa Morra, Doppiozero, 2015