Toth Banca Dati - Cinema
Roberto Remigio Benigni
Castiglion Fiorentino, 27 ottobre 1952
Roberto nasce a Manciano La Misericordia, frazione di Castiglion Fiorentino (provincia di Arezzo), da Luigi Benigni, e Isolina Pipi, entrambi contadini. Roberto, è il più giovane dopo le sorelle Bruna, Albertina e Anna. Nel 1958 si trasferisce con tutta la famiglia a Prato, e in seguito a Vergaio. Iscritto dapprima in seminario, lo abbandona dopo l’alluvione del 4 novembre 1966, per compiere gli studi secondari nell’Istituto Tecnico commerciale Dantini di Prato conseguendo il diploma di ragioniere. La sua vera passione è per lo spettacolo. Nel 1983 durante le riprese di Tu mi Turbi conosce l’attrice Nicoletta Braschi che diventerà sua moglie il 26 dicembre 1911 con una cerimonia privata nel convento di clausura delle suore cappuccine di via Pacchioni a Cesena. Dopo aver iniziato come cantante e musicista debutta sul palcoscenico nel dicembre del 1971, non ancora ventenne, al Teatro Metastaio di Prato con lo spettacolo Il Re Nudo diretto da Paolo Magelli.
Il personaggio di contadino toscano che egli delinea, in gran parte autobiografico, contiene già l’ambivalenza che caratterizza anche in seguito le sue interpretazioni: da un lato, una smisurata esuberanza gestuale e soprattutto verbale, che ricorre volentieri all’eloquio plebleo e all’aperta irriverenza verso qualsiasi forma di autorità, dall’altro lato un candore quasi infantile, che lascia spazio a una vena surreale e malinconica. Nel 1976 viene inviato al Premio Tenco e contribuirà in modo notevole alla sua affermazione a cui parteciperà anche nel 1977, 1979, 1981, 1986. Nel 1977 Roberto Benigni approda al cinema con il film Berlinguer ti voglio bene, diretto e sceneggiato da Giuseppe Bertolucci, la pellicola attraverso numerose traversie, prima di affermarsi presso una parte di pubblico e critica come un film cult. I censori dell’epoca attaccarono la pellicola, impedendone la diffusione in molte sale. Simpatizzante del Partito Comunista Italiano, il 6 giugno 1983 apparve a una manifestazione della FGCI a Roma, dove prese in braccio e dondolò il leader Enrico Berlinguer. Fu un fatto senza precedenti; fino ad allora, i politici italiani erano noti per la loro seriosità e formalità, e Berlinguer era il più serio di tutti. L’evento segnò una svolta, dopo la quale i politici sperimentarono nuovi modi, frequentando anche manifestazioni meno formali e in generale modificando lo stile della loro vita pubblica verso un’apparenza più familiare. Durante il festival di San Remo 1980, Roberto Benigni inscena un bacio appassionato, in diretta televisiva, con la conduttrice Olimpia Carlisi, ma soprattutto fa storia il suo epiteto Wojtilaccio per apostrofare il Papa venuto dall’Est, Giovanni Paolo II. Con Giuseppe Bertolucci collaborerà ancora nel 1983 con un’antologia di spettacoli tenuti dal comico nelle piazze e nei teatri di tutta Italia, Tuttobenigni, replicata poi in videocassetta nel 1996 con Tuttobenigni. Nel 1983 inizia la sua carriera di regista cinematografico con Tu mi turbi, film ad episodi. Inizia una collaborazione con Renzo Arbore per due film:
Il pap’occhio del 1980 e “FF.SS.” – Cioè “...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”, film che non ottiene il successo sperato. Sbarcato per la prima volta negli Stati Uniti d’America recita in tre film diretti dall’amico Jim Jarmusch: Daunabailò del 1986, nella serie di cortometraggi Coffe and Cigarettes del 1987. Nel 1988 inizia una proficua collaborazione con lo scrittore e sceneggiatore Vincenzo in quattro pellicole da lui prodotte per la sua Melampo Cinematografica, fondata insieme a Nicoletta Braschi nel 1991, che ottiene uno straordinario successo di pubblico, nel Piccolo diavolo, recita al fianco di Walter Matthau nei panni di un diavoletto inviato sulla terra per scoprire il mondo, nella seconda, Johnny Stecchino, si sdoppia in due personaggi. Nel 1997 raggiunge la notorietà internazionale con il film La vita è bella, la pellicola suscita critiche per i tratti a volte ironici, in contrasto con l’argomento trattato, (Luigi Benigni, figlio di un ex deportato durante la guerra in un campo di lavoro nazista, e il film si basa sulle sue esperienze), ha difeso la scelta di trattare tale tema con approccio diverso, la sceneggiatura con tratti di dramma e di commedia, infatti mira ad accentuare la drammaticità e la commozione di alcune scene, proprio grazie a questo contrasto. Il film esorcizza la tragedia ponendo l’accento sull’effetto che essa può avere su un bambino. Nella pellicola è proprio il padre impersonato dall’attore toscano, a salvare il destino e l’animo del figlio. Le riprese cominciarono nel novembre 1996 e si conclusero nell’aprile dell’anno successivo, e costarono in tutto 15 miliardi di Lire. Il film fu girato principalmente ad Arezzo città natale dello stesso Benigni. In Italia il film ebbe un grandioso successo di pubblico, tale da vincere nove David di Donatello nel 1998 nella serata di premiazione, oltre a numerosi altri riconoscimenti internazionali. Nel 2001 inizia la lavorazione di Pinocchio, annunciata nell’autunno 2000 e uscito nelle sale italiane l’11 ottobre 2002, si tratta del film più costoso della storia italiano (45 milioni di euro).
Roberto Benigni è anche un imprenditore in vari settori dalla produzione CinematograficaMelampo Cinematografica, al settore immobiliare, alla distribuzione di latte in polvere per neonati (Sicura srl di Cesena).
Opere pubblicate
1984/ Non ci resta che piangere, con Massimo Troisi, Milano, A. Mondadori
Johnny Stecchino, con Vincenzo Cerami, Roma – Napoli, Theoria
1992/ Tuttobenigni – Berlinguer ti voglio bene – Cioni Mario di Gaspare fu Giulia, con Giuseppe Bertolucci, Roma – Napoli, Theoria
1992/ Quando Benigni ruppe il video: i primi testi televisivi di Roberto Benigni, Torino, Nuova Eri
1994/ Il mostro, con Vincenzo Cerami, Milano, Longanesi
1996/ E l’alluce fu. Monologhi & gag, Torino, Einaudi
1998/ La vita è bella, con Vincenzo Cerami, Torino, Einaudi
2002/ Io un po’ Pinocchio - Roberto Benigni racconta il suo film tra le pagine del romanzo di Collodi, Firenze, Giunti
2008/ Il mio Dante, Torino, Einaudi
Teatrografia
1971/ Il re nudo, diretto da Paolo Magelli
1972/ I Burosauri, di Silvano Ambrogi diretto da Donato Sannini
1972/ Le fiabe del Basile di Vilda Ciurlo
1973/ Il giudice Bcacay, diretto da Donato Sannini
1973/ La contessa e il cavolfiore, di Mario Moretti e Lucia Poli, diretto da Donao Sannini
1973/ Bertoldo azzurro, scritto e diretto da Marco Messeri
1974/ Le metamorfosi, di Ovidio, diretto da Lucia Poli
1974/ La corte delle stalle, di Franz Kroetz diretto da Donato Sannini
1974/ La festa, scritto e diretto da Lucia Poli
1974/ Mi voglio rovinare di Marco Messeri
1975/ Il mito della caverna da Platone diretto da Donato Sannini
1977/ Crazy Freud, di Donato Sannini
1981/ Tuttobenigni
1983/ Tuttobenigni ’83
1989/ Tuttobenigni ‘89
1990/ Pierino e il lupo insieme a Claudio Abbado
1996/ Tuttobenigni 95/96 di Roberto Benigni
2006/ Tutto, Dante, piazza Santa Croce, Firenze
2007/ Tutto Dante, Tour Italiano
2008/ Pierino e il Lupo insieme a Claudio Abbado
2008 – 2009/ Tutto Dante tour mondiale
Filmografia
1977/ Berlinguer ti voglio bene, regia di Giuseppe Bertolucci
1979/ Letti selvaggi - episodio Una mamma, regia di Luigi Zampa
1979/ I giorni cantati, regia di Paolo Pietrangeli
1979/ La luna, regia di Bernardo Bertolucci
1979/ Chiaro di donna, regia di Costa-Gavras
1979/ Chiedo Asilo, regia di Marco Ferreri
1980/ Pap’occhio, regia di Renzo Arbore
1981/ Il minestrone, regia di Sergio Citi
1981/ Anche i ladri hanno un santo, regia di Giampiero Tartagni
1983/ Tu mi turbi, regia di Roberto Benigni
1983/“FF.SS.” – Cioè “...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” Regia di Renzo Arbore
1984/ Non ci resta che piangere, regia di Roberto Benigni e Massimo Troisi
1986/ Tuttobenigni, regia di Giuseppe Bertolucci
1986/ Coffee and Cigarettes – episodio Strano conoscersi, regia di Jim Jarmusch
1986/ Daunbailò, regia di Jim Jarmusch
1988/ Il piccolo diavolo, regia di Roberto Benigni
1990/ La voce della luna, regia di Roberto Benigni
1991/ Taxisti di notte, episodio Roma regia di Jim Jarmusch
1991/ Johnny Stecchino, regia di Roberto Benigni
1993/ Il figlio della pantera rosa, regia di Blake Edwards
1994/ Il mostro, regia di Roberto Benigni
1997/ La vita è bella, regia di Roberto Benigni
1999/ Asterix e Obelix, contro Cesare, regia di Claude Zidi
2002/ Pinocchio, regia di Roberto Benigni
2003/ Caterina va in città, regia di Paolo Virzì
2005/ La tigre e la neve, regia di Roberto Benigni
2012/ To Rome With Love, regia di Woody Allen
Film per la TV
1972/ Sorelle Materassi, regia di Mario Ferrero, Miniserie Tv
1976/ Onda libera, regia di Beppe Recchia, Miniserie Tv
1979/ Ma cos'è questo amore?, regia di Ugo Gregoretti, Miniserie Tv
Film documentario
2002/ Fellini, sono un gran bugiardo, regia di Damian Pettigrew
2008/ Memorie, ma non solo, regia di Paolo Brunatto
Roberto Benigni attore
1972/ Sorelle materassi
1976/ Vita da Cioni
1976/ Onda Libera – Televacca
1977/ Del resto, fu un’estate meravigliosa, regia di Luciano Michetti Ricci
1978/ L’altra domenica, con Renzo Arbore
1978/ Il comizio, regia di Paolo Brunatto
1978/ Il Parolaio, regia di Marco Melani
1978/ Ladra dei sogni, regia di Fiorella Infascelli
1979/ Ma cos’è questo amore?
1982/ Morto Troisi, Viva Troisi
1982/ L’uovo Mondo, di Paola Pascolini
2001/ Dante: Inferno e Paradiso, Roberto Benigni, recita la divina commedia
2002/ L’ultimo del Paradiso
2007/ Il Quinto dell’inferno
2012/ La più bella del mondo
2014/ I dieci comandamenti