Paolo Vetri

(Castrogiovanni 2 febbraio 1855 – Napoli 2 maggio 1937)

 

Paolo Vetri inizia la sua attività di pittore da giovanissimo. A soli dodici anni il suo comune di nascita, Castrogiovanni (Enna), gli concede, grazie all’appoggio del politico Paolo Longi, un sussidio mensile di 50 lire per le sue abilità nel disegno, che gli permette di trasferirsi a Napoli per frequentare l’Istituto di Belle Arti. Qui incontra il pittore Domenico Morelli. Nel 1874, raggiunge il primo posto nel concorso per il pensionato artistico della Sicilia, a pari merito con Ettore Ximenes. Nel 1875 partecipa alla Promotrice di Napoli, con l’opera Le mummie, e alla Mostra Nazionale di Napoli, dove vinse il primo premio. Risalgono a questo periodo i primi affreschi nella Cappella Rotondo della Villa alle Due Porte. Qualche anno dopo a Firenze, per opera del suo amico Ettore De Maria Bergler, viene influenzato dall’allora nuovo stile dei macchiaioli, come si nota nelle opere Convalescenza e Casa di campagna. Partecipa a tantissime mostre sia in Italia che in Europa; insegna per trent’anni all’Istituto di Belle Arti a Napoli. È stato un artista molto richiesto per la pittura su affresco in tutto il meridione italiano, alla Chiesa del Gesù, alla Chiesa di Santa Brigida ed alla Biblioteca Lucchesi Palli a Napoli (sale situate nel vecchio "Palazzo degli Studi", oggi Museo Archeologico Nazionale di Napoli), alla cupola della Chiesa di Sant'Alfonso a Pagani (SA), a Palermo nella Villa Pajno, alla Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo) ed all'Ospizio dei Ciechi, oltre che al Duomo di Amalfi ed alla Chiesa di San Domenico Soriano a Frosinone. Ha affrescato anche l'Aula Magna dell'Università di Napoli ed ha dipinto il sipario del Teatro di Santa Maria Capua Vetere, raffigurandovi Le Favole Atellane. Altre sue opere si trovano al Palazzo Comunale di Enna, Ritratto di fanciulla e zingara, al Museo Alessi di Enna, Ritratto di Vecchia, alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo, Fanciulla che esce dal bagno e Dante e Virgilio dinanzi la barca di Caronte; pala d’altare alla Cattedrale di Ragusa, San Gregorio Magno e San Giovanni Battista.

 

Bibliografia 

 

Paolo Vetri, autrice Maria Concetta Di Natale, editore Centro Studi Nino Savarese, Enna