Nino Barbantini
Ferrara, 5 luglio 1884 – 17 dicembre 1952
Dopo essersi laureato in giurisprudenza si rende conto che i suoi interessi erano indirizzati verso la pittura. Nel 1907 divenne segretario all'Esposizione permanente d'arti e industrie veneziane. Barbantini si trasferisce a Venezia poiché all'epoca era uno dei centri più importanti per l'arte.
Nel 1908 organizza una mostra dedicata ai giovani pittori, denominata Bevilacqua La Masa, durante questa mostra vengono messe in mostra opere dei pittori Gino Ross, Felice Casorati. Nel 1926 riceve l'incarico di realizzare una antologica di Giovanni Segantini, Barbantini fu il fulcro di un gruppo di artisti che il giovedì si ritrovava al Caffè dell'Angleo, dove periodicamente venivano esposte alcune opere. Nel 1935 allestì una mostra su Tiziano. Nel 1951 divenne presidente della Fondazione Giorgio Chini e l'anno seguente organizzò a Palazzo Ducale, l'assemblea della Società Europea di Cultura.
Bibliografia
Gino Damerini,Barbantini, Nino, Dizionario biografico degli italiani, Vol. 6, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1964