Mimì Maria Lazzaro
Domenico Maria Lazzaro, detto Mimì, è stato un pittore, scultore e poeta, nato a Catania il 19 gennaio del 1905 e morto a Catania il 16 marzo 1968. Il padre Giuseppe era decoratore specializzato nella tecnica dello stucco. Già da adolescente riceve i primi rudimenti del disegno e della pittura da Saro Spina, un attardato pittore ottocentesco di inclinazioni realistiche, originario di Acireale, che fin dal 1894 aveva stabilito il proprio studio a Catania, anche se è affascinato dal futurismo. Nel 1921 è invitato a prendere parte all'itinerante Mostra d'arte futurista e d'avanguardia, organizzata da Mario Hyerace a Ravenna e a Bologna, quindi, a Torino, nel 1922 e a Praga nel1923. In queste occasioni espone una Testa futurista di Benedetto Croce, scultura, le tele Naufragio e Cervello, oltre a un Autoritratto. Frequenta corsi all’Accademia di belle arti di Roma, dove si è trasferito nel 1924. Qui nasce un’importante amicizia con il pittore Gino Bonichi detto Scipione, e con lo scultore Silvestro Cuffaro. Continua a mantenere i contatti con l'ambiente siciliano: tra il 1925 e il 1926 realizzò, per la volta della chiesa di S. Antonio Abate di Gesso, Messina, il perduto Ritorno del santo. Nel 1926 tiene la sua prima personale, a Messina, e dopo una serie di partecipazioni a mostre collettive, prende parte alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Nel 1928 torna a Catania e dà vita alla rivista Il Fondaco. Nel 1938 la sua fama, venne ufficialmente attestata dalla sua personale alla XXI Biennale di Venezia, per la quale eseguì undici sculture, tra cui Versailles, ispirata dalla delusione politica conseguente al trattato di Versailles del 1919, rappresentava il pezzo cui l'artista era affettivamente più legato per le componenti politiche espresse, come racconta in un articolo su Quadrivio, del luglio 1938, Mimì Maria Lazzaro scultore. Insieme ad altri artisti costituisce nel 1950 l’Istituto Statale d’Arte di Catania, dove poi insegnerà e che diresse fino alla morte. Nel 1953, realizza tre doppi capitelli per il chiostro del duomo di Cefalù e l'imponente figura della Giustizia, collocata sul fronte principale del palazzo di Giustizia di Catania, che riproponeva l'iconografia dello stesso soggetto dipinto da Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova, Tra le sue opere più rappresentative vi sono i quattro candelabri bronzei realizzati nel ’57, e posti in Piazza dell’Università a Catania.
Mostre ed Esposizioni
Mostra Personale, Galleria di Messina, 1926
Mostra Personale, Catania, 1928
Mostra Personale, Barcellona di Spagna, 1929
Mostra Personale, Galleria del Milione, Milano, 1932
Mostra Personale, Interprovinciale di Sicilia, Palermo, 1933
Mostra Personale, Interprovinciale di Sicilia, Palermo, 1934
Mostra Personale, Galleria Arbiter, Catania, 1935
Mostra Personale, Venezia, 1935
Mostra Personale, Budapest, 1936
Mostra Personale, Mostra Universale, Parigi, 1937
Mostra Personale, Interprovinciale di Sicilia, Palermo, 1940
Mostra Personale, Galleria Bonjean, Parigi, 1941
Mostra Personale, Galleria del Milione, 1947
Mostra Personale, Forte dei Marmi, 1948
Mostra Personale, Forlì, 1952
Biennale di Venezia, 1934
Quadriennale di Roma, 1935
Biennale di Venezia, 1936
Biennale di Venezia, 1938
Quadriennale di Roma, 1939
Biennale di Venezia, 1940
Collettiva di Aggiornamento, Galleria di Roma, 1940
Quadriennale di Roma, 1943
Biennale di Venezia, 1948
Biennale di Venezia, 1950
Biennale di Venezia, 1952
Mostra Retrospettiva, ISA, Catania, 1979
Mostra Retrospettiva, GAM, Palermo, 1979
Mostra Retrospettiva, Ex Chiesa del Carmine, Marsala, 2000
Bibliografie e testi critici
Quadri e sculture, a cura di Arbiter, in Gazzetta di Messina e delle Calabrie, 1926
Terza esposizione del Sindacato regionale fascista belle arti di Sicilia, Mimì Maria Lazzaro, Catalogo, a cura di V. Brancati, Palermo, 1932
Il Popolo di Sicilia, Mimì Maria Lazzaro alla Biennale, 1938
Artisti siciliani alla Galleria di Roma, in Lavoro fascista, a cura di E. Maselli, 1940
Una statua di Mimì Maria Lazzaro nel duomo di Messina, in La Sicilia, 194
ha fermato il dolore nella pietra, in L'Isola, a cura di R. Campanella, 1955
Una Giustizia rivoluzionaria senza la spada e la bilancia, in La Nazione, 1955
È morto lo scultore Mimì M. L., testo di A. Corona, in La Sicilia, 1968
Mimì Maria Lazzaro, a cura di L. Guasco, S. Nicolosi, R. Leone, Catania 1978
Opere di Lazzaro alla New Gallery, in La Sicilia, a cura F. T., 1978
Retrospettiva di Mimì Maria Lazzaro, in Sintesi, a cura di A. Dall'Aglio, 1979
Solitari come le nuvole. Arte e artisti in Sicilia nel '900, a cura di G. Frazzetto, Catania, 1988
La pittura in Italia. Il Novecento/1, 1900-1945, a cura di S. Troisi, in Milano, 1991