Toth Banca Dati - Cinema
Memo Benassi
Sorbolo 21 giugno 1891 – Bologna 24 febbraio 1957
L’attore Memo Benassi, vero nome Domenico, inizialmente si interessa alla musica, studiando violoncello presso il Conservatorio di Parma. Ma presto si rende conto che i suoi interessi riguardavano un altro settore dell’arte, e si iscrive a Milano ai corsi di recitazione di Teresa Boetti Valvassura, dove viene scritturato, nel 1915, da Ermete Novelli. Al fianco di quest’ultimo nel Centenario dei fratelli Quintero, Benassi si fece notare e fu chiamato dall’allora direttore della Stabile del Manzoni di Milano, Marco Praga. Da ora in poi verrà riconosciuto come Memo, e divenne il primo attore giovane nella compagnia Carini - Gentilli, dal 1919 al 1921, distinguendosi per l’irrequieta recitazione. Nel 1921 entrò come primo attore giovane nella compagnia di E. Duse, grazie alla quale impara ad amare Ibsen. Interpreta lo straniero ne La Donna del Mare; Osvaldo ne Gli Spettri. Con la Duse, formò una compagnia con le Gramatica, Irma prima e poi con Emma, e nel 1928, con le due sorelle riunite. Nel 1933, partecipa alla Rappresentazione di Sant’Uliva, nel chiostro maggiore di Santa Croce, per la regia di Copeau. Dopo una serie di interpretazioni sotto la regia di Simoni, nel 1939 formò una compagnia con R. Morelli e nel 1940 con L. Carli. Tra il 1938 e il 1940 si cimenta nella regia, raggiungendo un discreto successo. In questi anni partecipa anche a spettacoli teatrali, e saltuariamente alla recitazione per il cinema. Entra a far parte della compagnia del teatro Manzoni di Milano, tra il 1953 e il 1954, in seguito parte per il Sud America per una tournée. In questi anni preparò in silenzio Re Lear, ma il 22 dicembre del 1956, alla prova generale con la Stabile di Bolzano, fu colpito da trombosi cerebrale, e il 24 febbraio del 1957 muore all’Istituto Rizzoli di Bologna. Memo Benassi è consacrato come attore originale, imprevedibile ed estroso, capace di variare le sue stesse creazioni nello svolgersi di una sola rappresentazione.
Filmografia
1932/ La vecchia signora, di Amleto Palermi
1933/ Il caso di Haller, di Alessandro Blasetti
1933/ Il trattato scomparso, di Mario Bonnard
1933/ L’impiegata di papà, di Alessandro Blasetti
1934/ La signora Paradiso, di Enrico Guazzoni
1934/ La signora di tutti, di Max Ophuls
1934/ Lisetta, di Carl Boese
1937/ Stasera alle undici, di Oreste Biancoli
1937/ Scipione l’Africano, di Carmine Gallone
1938/ La principessa Tarakanova, di Mario Soldati
1940/ L’orizzonte dipinto, di Guido Salvini
1940/ La conquista dell’aria, di Romolo Marcellini
1941/ La cena di beffe, di Alessandro Blasetti
1941/ Il vagabondo, di Carlo Borghesio
1942/ Fedora, di Camillo Mastrocinque
1942/ Le due orfanelle, di Carmine Gallone
1942/ Dente per dente, di Marco Elter
1942/ I due Foscari, di Enrico Fulchignoni
1943/ Il figlio del corsaro rosso, di Marco Elter
1943/ Il paese senza pace, di Leo Menardi
1943/ Quarta pagina, di Nicola Manzari
1943/ Rossini, di Mario Bonnard
1945/ Peccatori, di Flavio Calzavara
1946/ L’ultimo sogno, di Marcello Albani
1946/ Il tiranno di Padova, di Max Neufeld
1951/ Messalina, di Carmine Gallone
1953/ C’era una volta Angelo Musco, di Giorgio Walter Chili
1955/ Adriana Lecouvreur, di Guido Salvini
Prosa radiofonica RAI
1953/ Faust, di Wolfgang Goethe, regia di Corrado Pavolini
1954/ L’allodola, di Jean Anoulih, regia di Mario Ferrero, 1954/
1955/ Assassinio nella cattedrale, di Thomas Stearns Eliot, regia di Enzo Ferrieri
Prova televisiva RAI
1955/ La scuola delle mogli, di Molière, regia di Corrado Pavolini
1955/ Amleto, di William Shakespeare
1956/ Il mercante di Venezia, di William Shakespeare
1956/ Enrico IV, di Luigi Pirandello, regia di Claudio Fino