Franco Ruffini

(Macerata, 1939)

 

Si laurea in fisica all'Università di Roma, insegna matematica e fisica ai licei, per poi innamorarsi del teatro,tiene lezioni di “Semiologia del spettacolo” al DAMS di Bologna, “Storia del Teatro e dello spettacolo”,“Panorama del teatro contemporaneo”, “Maestri del teatro”,“Teorie dell'attore”. Dopo essersi occupato di semiotica, di teatro rinascimentale e di spazio scenico nel XVIII secolo si dedica al teatro del novecento. Pubblica due romanzi sperimentali ( Entro il margine d'errore e Analisi armoniche) entrami di Einaudi editore. 

Collabora con le riviste Biblioteca Teatrale, Prove di drammaturgia, Primafila, Quaderni di teatro, Cultura Teatrale, Teatro e Storia.

 

Opere

 

1978 / Semiotica del testo: l'esempio teatro, Bulzoni, Roma

 

1980/ La scuola degli attori. Rapporti della prima sessione dell'Ista, La casa di Uscher, Firenze

 

1983/ Teatri prima del teatro. Visioni dell'edificio e della scena tra Umanesimo e Rinascimento, Bulzoni, Roma

 

1986 / Commedia e festa del Rinascimento. La Calandria alla corte di Urbino, Il Mulino, Bologna

 

1991/Considerazioni sulla critica teatrale, in Luciano Nanni, Identità della critica, Nuova Alfa Elemond, Bologna

 

1994 / Teatro e box. L'atleta del cuore nella scena del Novecento, Il Mulino, Bologna

 

1996/ I teatri di Artaud. Crudeltà, corpo -mente, Il Mulino, Bologna

 

2001 / Per piaceri. Itinerari intorno al valore del teatro. Bulzoni, Milano

 

2001/ Antonin Artaud: teatro,libri e oltre, Bulzoni,Roma

 

2004/ Stanislavkij. Dal lavoro dell'attore al lavoro su di sé, Laterza, Roma-Bari

 

2005 / Le sezioni la mente dilatata, Il sistema di Stanilavkij e testo e scena, in Eugenio Barba e Nicola Savarese, L'arte segreta dell'attore, Ubuliberi, Milano

 

2007/ Filo Rosso, Teatro e taccuini, Officina, Roma

 

2009/ Cragi, Grotowski, Artaud. Teatro in stato d'invezione, Laterza, Roma- Bari

 

2010/ L'attore che vole. Boxe, acrobazia, scienza della scena, Bulzoni, Roma