Francesco Allegrini
Gubbio , 1587 – Roma, 1663
Francesco Allegrini era figlio del pittore Flaminio Allegrini di Cantiano, passò la sua infanzia con la famiglia a Cantiano e Gubbio. Apprese i primi rudimenti pittorici dal padre, fu mandato in giovane età a Roma dove divenne allievo di Giuseppe Cesari detto il Cavalier D’Arpino.
Acquisita presto autonomia dal suo maestro, venne notato dalla Corte pontificia che lo inserì, come decoratore delle Logge Vaticane, tra gli artisti romani di maggiore fama. Famose le sue decorazioni a putti e fogliami, nell’arcata XI delle Logge. Nominato Accademico della prestigiosa Accademia di San Luca, vi esercitò anche l’attività di docente. Visse a lungo a Roma godendo di generale un apprezzamento, ebbe numerosissimi allievi. Fu uno dei pittori più attivi e noti della sua epoca e si dedicò alla pittura di soggetti storie religiosi lavorando su committenza delle famiglie nobili romane, di diversi cardinali e dello stesso Vaticano, numerose chiese e palazzi nobiliari dell’Urbe. Note sono le due imponenti scene di battaglie, da lui affrescate nel Palazzo Doria-Pamphili di Piazza Navona a Roma. Realizzò anche dipinti ad olio, affreschi, disegni e incisioni.
Tra questi, degni di particolare menzione sono i numerosi affreschi per la chiesa e il chiostro dei Ss. Cosma e Damiano ai Fori Imperiali, nelle chiese di San Maro, Santa Maria dell’Umiltà, Ss. Domenico e Sisto e San Pietro in Montorio; molti suoi dipinti anche in Palazzo Costaguti, nonché vari quadri di battaglia e di caccia per la raccolta di Palazzo Colonna. Sempre a Roma, in Palazzo dei Conservatori, gli si attribuisce un Incontro di Salomone e la regina di Saba. Chiamato a Genova, realizzò dipinti a Casa Durazzo; a Savona, vi affrescò il Palazzo Gavotti e la Cappella della stessa famiglia nelle Cattedrale; sempre a Savona sono sue tre Pale d’altare nella chiesa dei Capuccini. Notevole anche la sua produzione in Umbria, con particolare riferimento a Gubbio dove affrescò la cupola del Ss. Sacramento nella Cattedrale, la chiesa della Madonna dei Bianchi, e la chiesa della Madonna del Prato.