Filippo Balbi
(Napoli 1806 – Alatri , 27 novembre 1890)
Terminati gli studi all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha come maestro Costanzo Angelini che lo spinge, ad approfondire gli studi a Roma. Nel 1844, realizza una pala raffigurante la Madonna della Cintura per il Convento della Madonna della Neve di Frosinone. Durante la Repubblica Romana, la sua conservatrice posizione politica, gli crea una certa emarginazione negli ambienti artistici della città papale. Ma al ritorno di Pio IX, la sua situazione migliora grazie all'amicizia che si instaura tra loro, egli, infatti, gli commissiona lavori per importanti chiese, quali Santa Maria sopra Minerva, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria degli Angeli. Riceve anche diverse commissioni da privati, sopratutto opere di natura morta e soggetti zoomorfi. Nel 1854, realizza la Testa Anatomica, raffigurante un viso composto da uomini in miniatura. Perde il favore del pontefice, la sua ultima commissione romana è la decorazione della Cappella del Tasso della Chiesa di Sant'Onofrio. Nel 1859, ha l’opportunità di realizzare molte opere per la Certosa di Trisulti, nel Sud dello Stato Pontificio, tra i quali: la Madonna che porge del pane ad un monaco, i grandi quadri della chiesa di San Bartolomeo (tra cui una Strage degli innocenti), numerose lunette, ma soprattutto gran parte degli affreschi della Farmacia, dipinge anche le etichette dei vasi per le medicine. Inoltre, sue sono varie opere a carattere scherzoso, tra cui una raffigurante l'incontro tra due signori raffigurati come vere e proprie caricature. Dopo il 1861, collabora alla restaurazione del Regno Borbonico. Nel 1863 Balbi si trasferisce dalla Certosa ad Alatri. Importanti personalità gli rimangono ancora vicine a Roma, tra queste il cardinal Francesco Pentini, per il quale realizza un ritratto nel 1865. Nel 1869, dipinge per la chiesa di Santa Maria Maggiore ad Alatri, una tela che raffigura San Francesco di Paola e il beato Andrea Conti; continua a dipingere altre opere per la Certosa di Trisulti, l’ultima nel 1874, nella farmacia: l’Immacolata Concezione. Nel 1877, esegue un’altra Immacolata Concezione per la Chiesa della Consolazione di Collepardo.
Bibliografia
Armando Frusone, Filippo Balbi - Alla scoperta di un dimenticato pittore dell'Ottocento, Strambi, Alatri, 1900