Icillo Federico Joni
Siena, 1866 – 1946
Fu abbandonato, dopo la nascita, alla ruota dei gettatelli presso l'Ospedale di Santa Maria alla Scala di Siena. Fra i centri italiani che tra il diciannovesimo e ventesimo secolo si dedicarono alla realizzazione di oggetti d'arte antica è Siena. Le falsificazioni, destinate a una larga clientela di facoltosi collezionisti stranieri, soprattutto americani, ebbero talvolta esiti qualitativi tali da farle considerare oggi autentiche opere d'arte. Il dominatore della scuola dei falsari fu appunto Joni un gettatello, come si definivano a Siena i trovatelli dell'Ospedale di Santa Maria della Scale. Fra i centri italiani che tra diciannovesimo e ventesimo secolo si dedicarono alla realizzazione di oggetti d'arte "antica", Siena ebbe un ruolo importante. Le falsificazioni, destinate a una larga clientela di facoltosi collezionisti stranieri, soprattutto americani, ebbero talvolta esiti qualitativi tali da farle considerare oggi autentiche opere d'arte. Joni in vecchiai, raccolse e pubblicò la propria autobiografia,Le memorie di un pittore di quadri antichi, che fu tradotto in inglese. La produzione di Joni andava dalle copertine di libri, rielaborazioni personali di antiche Biccherne del Comune di Siena, a trittici realizzati tra la fine del '800 e inizio '900.
Opere
Politico di Agnano,da Cecco di Pietro
Madonna con Bambino
Santa Maria Maddalene e San Sebastiano, da Neroccio di Bartolome de' Landi
Madonna con Bambino e San Bernardino,da Neroccio di Barolomeo de' Lando
Madonna con Bambino
Cristo in pietà fra i dolenti
Bibliografia
Joni, Icilio Federico,Le memorie di un pittore di quadri antichi, a cura di Gianni Mazzoni, con testo inglese a fronte, Siena, Protagon Editori Toscani, 2004
Falsi d'autore. Icilio Federico Joni e la cultura del falso tra Ottocento e Novecento, catalogo della mostra (Siena, 18 giugno 2004 – 3 ottobre 2004), acura di Gianni Mazzoni, Siena, Protagon Editori Toscani, 2004