FAUSTO PIRANDELLO
Roma,17 giugno 1899 – Roma, 30 novembre 1975
Figlio dello scrittore siciliano Luigi Pirandello e di Maria Antonietta Portolano, entrambi originari di Agrigento, nacque dopo il fratello Stefano e la sorella Lia. Trascorre l’infanzia tra Roma e le vacanze in Sicilia, terra che gli infonderà l a passione per quelle tonalità che saranno poi tra le caratteristiche inconfondibili della sua pittura. Nel 1917 riceve la chiamata alle armi, ed è costretto ad interrompere gli studi classici anche se non viene inviato al fronte per motivi di salute. Passa il periodo della guerra ricoverato in ospedale a Firenze. Finita la guerra non riprende gli studi e si dedica alla scultura, attività che a causa dei problemi di salute di cui soffre è costretto ad interrompere. Dopo un periodo di riposo, ritorna alla pittura, il suo primo insegnante d’arte è Sigismondo Lipinsky, scultore e incisore simbolista, presso il quale segue nel 1919 un corso di disegno e della durato di un anno.
Nel 1922 si iscrive alla Scuola d’Arte agli Orti Sallustiani, aperta a Roma da Felice Carena, Attilio Selva, Orazio Amato. Conosce i pittore Emanuele Cavalli Onofrio Martinelli, e Giuseppe Capogrossi. Felice Carena è colui che introduce Pirandello nel mondo di Anticoli Corrado, paese dell’Alta Valle dell’Aniene molto popolare fra gli artisti dell’epoca alla ricerca di paesaggi pittoreschi e modelli di posa, e dove Fausto apre nel 1924 il suo primo studio di pittura. Ad Anticoli Fausto Pirandello conosce lo scultore Arturo Martini,e Pompilia D’aprila, modella di posa di vari pittori, modella che Fausto sposerà nel 1927 . Nel 1927 Fausto Pirandello decide di stabilirsi a Parigi con la moglie Pompilia, e va ad abitare a Monparnasse dove affitto un piccolo studio a Montrouge. A Parigi frequenta il gruppo degli Italiens de Paris (Giorgio de Chirico , Filippo De Pisis), conosce le opere di Cèzanne , Picasso, Braque. Nel 1930 Fausto ritorna a Roma con la moglie Pompilia e figlio Pierluigi, e prende casa in Via Valenziani, dove realizza un piccolo studio all’ultimo piano con vista sui tetti di Roma, vi rimarrà fino al 1954 .
Trascorre le estati ad Anticoli Corrado, insieme alla famiglia dove Pompilia possiede ancora una casa, ambiente che ispirerà la maggior parte delle composizioni di paesaggio. Il padre Luigi Pirandello muore nel 1934 e nel 1936 nasce il secondogenito di Fausto Antonio . I Pirandello resteranno a Roma fino al precipitare degli eventi bellici, nel 1942, anno in cui decidono di trasferirsi ad Antico Corrado, ritorneranno nel gennaio 1944 a Roma in una residenza provvisoria presso Villa Medici. Nel dopoguerra aumenta la sua attività espositiva, con regolari partecipazioni a Biennali, Mostre, Gallerie private. Durante gli anni Cinquanta partecipa a numerose esposizioni in Italia e all’estero e viene supportato dall’opera come Virgilio Guzzi.
Espone le sue opere in numerose ed importanti rassegne personali e collettive in Italia e all’Estero, ottenendo numerosi riconoscimenti . Nel 1956 Fausto Pirandello viene insignito della Medaglia d’oro come benemerito della cultura e dell’arte dall’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Fausto Pirandello si dedica alla scrittura e si scrive sulla rivista Quadrivio. Durante gli anni sessanta sono numerosi i riconoscimenti nazionali ottenuti. Nel 1960 Pirandello è infatti tra i pittori della Scuola Romana premiati alla XVII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, nel 1964 riceve il premio Michetti e nel 1967 il Premio Villa. Fausto Pirandello muore a causa di un enfisema polmonare a Roma il 30 novembre del 1975 all’età di 76 anni.