Fausto Antonioli

(Bergamo, 1814 – Udine, 1882)

 

 

Allievo di Giuseppe Diotti presso l’Accademia Carrara, completa la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, sotto la guida del pittore neoclassico Odorico Politi e del paesaggista Francesco Bangara. Si distingue come ritrattista  per i suoi dipinti di paesaggio, con i quali si presenta nel 1844 all'Esposizione di Belle Arti dell’Accademia Carrara di Bergamo.

A Firenze e Roma, esegue vedute prospettiche dei principali monumenti cittadini animate da scene di vita popolare. Attorno al 1850 si trasferisce a Udine, dove ricopre l'incarico di insegnante presso la scuola di Arti e Mestieri. Con la sua pittura allineata ai dettami della tradizione accademica, ottiene in breve il favore dell’aristocrazia friulana che gli commissiona vedute cittadine, oltre a numerosi ritratti e nature morte con fiori. Quest’ampia produzione si protrae fino agli anni Settanta e si caratterizza per l’adozione di un realismo più intenso nei ritratti. L’impiego di fotografie come fonte d’ispirazione, probabilmente, fu una pratica nota all'artista grazie all'amicizia stretta con il conte Augusto Gabriele Agricola, tra i primi sperimentatori della tecnica fotografica in Friuli.