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Domenico de Bernardi 

Besozzo 1892 -1963

 

 

Terminato gli studi elementari e secondari, assecondando il desiderio del padre dirigente di un’importante industria, si iscrisse alla facoltà di Ingegneria di Pavia che frequentò per due anni, dopo i quali decise di dedicarsi completamente alla pittura. L’incontro, nel 1910 -191 1, con i pittori Aldo Carpi, e Ludovico Cavaleri fu determinate per sua decisione. Come pittore, non avendo frequentato alcuna scuola d’arte, può essere considerato autodidatta, ma nel corso degli studi secondari e universitari, egli aveva acquisito una profonda cultura umanistica e scientifica che lo sorresse durante la sua attività. De Benardi visse sempre a Besozzo ma viaggiò parecchio, in Italia e fuori Italia raccogliendo impressioni e ricercando, per riviverli nella sua opera, paesaggi nuovi. 

Il paese fu infatti il genere che amò sopra gli altri anche se fu attratto spesso, con risultati altrettanto significativi, dalla natura morta.

Dopo la seconda guerra mondiale, coma la maggior parte degli artisti della sua generazione, preferì lavorare appartato, lontano da movimenti d’avanguardia.