Angelo Dall’Oca Bianca

Verona, 31 marzo 1858 – 18 maggio 1942

 

Proveniente da una famiglia povera, dove lavorava solo il padre come verniciatore e doratore. 

Le difficoltà economiche vennero presto superate e Angelo potè intraprendere gli studi in modo regolari. Il padre decide di  aprire un ristorante che sfortunatamente fallì, Angelo lascia la casa del padre e decide di vivere per le strade di Verona fino alla morte del padre. Dopo la morte del padre Angelo torna a casa e si riavvicina alla madre che purtroppo non poteva mantenere la famiglia, quindi Angelo inizia a lavorare come imbianchino apprendista, lavoro che gli fece scoprire la passione per l’arte.  Nel 1874 dietro consiglio dello scultore Ugo Zannoni si iscrive all’Accademia Cignaroli. Inizia a dedicarsi alla pittura esponendo i suoi dipinti, ma aggiunge la parola Bianca accanto a quella del padre. Partecipa alle Biennali di Venezia e Roma dove conosce Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio. 

A Roma la Regina Margherita di Savoia gli commissiona vari dipinti. Nel 1914 si ritira dalla carriera artistica e nel 1939 realizza una città per i poveri. Nel 1941 fece testamento, lasciando tutti i suoi averi a favore dei poveri della Città di Verona. Muore a ottantaquattrenne.