Andrea Cefaly

Cortale, 27 agosto 1827 -  4 aprile 1907

 

Nasce da una famiglia dell’antica aristocrazia. Il padre Domenico era proprietario terriero, la madre Caterina Pigonati era letterata e musicista. Dopo gli studi nel collegio presso il Collegio degli Scolopi si trasferisce a Napoli per intraprendere la professione forense, iniziando a frequentare le lezioni del letterato Cesare Malpica e Francesco de Sanctis. Nel 1848 partecipa ai Moti Liberali Borbonici di cui fu capitano. Nel 1855 ritorna a Napoli dove apre uno studio ( divenuto confluenza e officina di pittori e letterati) presso vicoletto San Mattia. Nel 1860 con Garibaldi segue la Battaglia di Volturno, esperienza che traduce in diverse opere pittoriche. 

Nel 1862  ritorna a Cortale, dove fonda una Scuola di Pittura, con presidente onorario Giuseppe Garibaldi, la scuola fu frequentata da molti artisti del paese, Raffaele Foderaro, Michele Mangani, Antonio Palmeri, Carmelo Davoli. Cefaly si interessa anche di politica, diviene consigliere comunale e provinciale tra gli anni 1871 – 1875, deputato repubblicano al parlamento tra il 1876 – 1880, nella I e II legislatura del Regno d’Italia, quando la destra era al potere.

 

 Opere   

 

La barca di Caronte, Episodio garibaldino, Autoritratto, Nevicata, il Cavadenti, Morte di Raffaello, Tramonto, Famiglia in terrazza, La moglie in giardino, Donna Albanese con capra, La Madonna dell’Uva, Terrazza a Sorrento, Incendio di Roma, Progresso i America, Bivacco di Garibaldini, La scuola obbligatoria, Caino, Piccarda Donati. 

 

Bibliografia

 

Emilio Frangella, Calabria Letterari, maggio 1957

Enzo Le Pera, Enciclopedia dell’Arte di Calabria Ottocento e Novecento, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2008