Michele Catti 

Palermo, 5 aprile 1885 – 4,luglio 1914

 

La nonna paterna era Concetta Natoli di famiglia nobile messinese discendente dei principi di Sperlinga e  figlia di marchese Natoli. La famiglia Catti era di origine di Lendinara (prov. di Rovigo). Michele era il secondo figlio di quattro fratelli e tre sorelle. Il padre appartenente a una famiglia di giudici voleva avviarlo agli studi giuridici, ma Michele non era convinto di tale scelta per cui fu avviato agli studi tecnici che lasciò a diciotto anni per recarsi a dipingere in campagna. Dopo un breve periodo di apprendistato presso lo studio del pittore Francesco Lojacono, si dedica alla pittura della natura. Nel 1875 espone alla Promotrice di Palermo con l’opera Burrasca d’autunno. Conosce il pittore palermitano Vincenzo Ragusa che rientrando dal Giappone gli trasferì l’interesse per la pittura orientale che lo influenzò nell’esecuzione di alcune decorazioni in case patrizie. Catti pensava di aprire una scuola in Giappone, la purtroppo la sua situazione economica non gli permetteva questo progetto. Nel 1881 fu presente alla Mostra di Belle Arti dell’Esposizione Nazionale di Milano, con Lo sbarco di Garibaldi a Marsala. Nel 1885 Catti si allontana dalla sua tecnica di impostazione realistica, per dedicarsi verso un impressionismo ispirato ai lavori di Antonino Leto. Francesco Paolo Michetti ammirando i suoi dipinti lo invita a lavorare a Roma. Il 7 aprile del 1888 sposa Anna Contarini una nobildonna palermitana di famiglia dei marchesi  originaria di Venezia, dalla quale ebbe quattro figli: Carmela, Laura, Aurelio e Ugo. Nel 1891 espone nuovamente a Milano e alla Promotrice di Palermo. Nel 1892 dipinse Castel di Tusa,  nel 1896 espone al Circolo Artistico di Palerm con i quadri Estate, Primavera, Autunno e Inverno. Catti visse un’esistenza afflitta di problemi familiari, passava le giornate con un suo allievo pittore tedesco di nome Kremp con il quale era un frequentatore di osterie dove pagava con un quadro o una specchiera dipinta. Il principe Trabia dava spesso balli in suo onore, ed il principe Tasca frequentava spesso la sua casa. Nel 1911 fu premiato con la medaglia d’oro all’Esposizione nazionale di Roma con il quadro Ultime foglie. Catti muore il 4 luglio del 1914.

 

Opere 

 

Burrasca d’autunno

 

Tramonto d’inverno

 

Lo sbarco di Garibaldi a Marsala

 

Ultime foglie ( Il viale della Libertà in una giornata di pioggia) 

 

Estate 

 

Primavera

 

Autunno e Inverno

 

Tempo piovoso

 

Marina 

 

Vento e nebbia

 

Viale della Libertà

 

Donna a passeggio

 

Paesaggio Paludoso

 

Donna che raccoglie i fiori

 

Scogli a Riva

 

Alberi a riva

 

Barche 

 

Marina

 

Castello a mare 

 

Ultime foglie 

 

Autunno a Palermo 

 

Bibliografia 

 

Antonio Pandolfelli, Catti, Michele in Dizionario biografica degli italiani, Vol. 22