Arturo Martini

Treviso, 11 agosto 1889 – Milano, 22 marzo 1947

 

Figlio di Antonio, cuoco e Maria Della Valle, cameriera, Arturo aveva tre fratelli. La famiglia era molto povera, e per non pagare l'affitto viveva nelle torri medievali di Treviso. Ricevette una formazione di orafo e ceramista che gli permise di lavorare presso la Fornace Guerra Gregorj. Nel 1914 fa parte della Secessione Romana ed espone alla Mostra Futurista. Lo stesso anno collabora con la rivista Xilografia L'Eroica. Martini dovette sopportare grosse difficoltà economiche e nonostante le sue capacità artistiche stentava ad essere riconosciuto come artista. Nel 1925 espone alla sala III della Biennale Romana, nel 1926 partecipa alla Biennale di Venezia, nello stesso anno espone alla prima mostra del movimento pittorico italiano Novecento. Nel 1929 gli viene assegnata la cattedra all'ISIA di Monza settore Plastica decorativa. Nel 1931 riceve il premio per la scultura alla I Quadriennale di Roma, nel 1932 ha una sala personale alla Biennale Veneziana. Nel 1941 presenta a Milano alla Galleria Barbaroux la sua prima mostra di dipinti. Nel 1942 è chiamato ad insegnare all'Accademia di Venezia. Le invidie per il suo successo, e le ingiuste accuse gli reso amara la sua esistenza nell'immediato dopoguerra finchè  per il forte dispiacere fu colpito da paralisi  cerebrale. Durante la sua permanenza a Roma per allontanarsi dalla vita caotica si trasferisce nel Comune di Anticoli Corrado, dove realizza una fontana intitolata a suo nome posta al centro della Piazza delle Ville. 

 

 

Opere

 

Veduta dell'isola di San Giorgio di Venezia

 

La Prostituta, terracotta dipinta

 

Vaso Fiaba

 

Fanciulla piena d'amore, maiolica dorata 

 

Il buffone

 

Fanciulla verso sera

 

Pulzella d'Orleans

 

Il poeta Checov

 

Dorminete

 

Orfeo, pietra 

 

Monumento ai caduti 

 

Il buon pastore,legno

 

Il figliol prodigo, bronzo 

 

ll bevitore, terracotta

 

Cavallo 

 

Via Crucis ( 6 stazioni), terracotta

 

Il chirurgo

 

L'arca di Noè

 

La madre 

 

Donna al sole, Terracotta

 

Il sogno, terracotta

 

Aviatore

 

La convalescente

 

Giuditta e Olofeme

 

Venere dei porti 

 

Vittoria alata

 

Leone di Monterosso,terracotta

 

La sete pietra di Finale

 

I morti di Bligny trasalirebbero

 

La giustizia fascista,marmo 

 

Il gruppo degli Sforza

 

Statua della Minerva

 

Bassorilievo in bronzo del Sacro Cuore di Cristo Re, sul portale della chiesa omonima a Roma

 

Monumento a Tito Livio, 1942

 

Atmosfera di una testa

 

Palinuro 

 

Bibliografia

 

Gino Scarpa, Colloqui con Arturo  Maritini, Rizzoli, Milano, 1968

 

Gianni Vianelo, Claudia Gian Ferrari, Nico Stringa, Arturo Martini, Catalogo ragionato delle sculture, Neri Pozza, Vicenza, 1988