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  Antonio Ugo

(Palermo 22 gennaio 1870 – Palermo 19 aprile 1950)

 

 

Antonio Ugo, entra a soli 14 anni nella bottega dello scultore Francesco Griffo-Saporito, e dopo presso lo studio di Giuseppe Delisi, dopo aver sostenuto un esame da parte dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda e del maestro Benedetto Delisi, vinse il pensionato artistico a Roma, dove frequentò  la bottega di Ercole Rosa. 

Nel 1891, presenta due opere all’Esposizione nazionale di Palermo, Sul cannone della Gancia e Se viene il babbo. Nel 1910 fu nominato socio onorario dell’Accademia di Brera di Milano, e nel 1913 dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove ottenne anche la cattedra di plastica della figura, dal 1924 al 1936. Nel 1934, dona a Benito Mussolini la statua bronzea della Madonna di Littoria, collocata a destra dell’ingresso della Chiesa parrocchiale di Littoria, e oggi al Palazzo Comunale. ,dona busti femminili in marmo e bronzetti che ritraggono animali e bambini alla Galleria d’Arte moderna di Palermo; molte sue opere, gessi soprattutto, sono conservate presso la Gipsoteca di Palazzo Ziino di Palermo, altre nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Inizialmente segue il simbolismo allegorico, per giungere all’Art Nouveau, con qualche accento di verismo meridionale, che culmina negli anni venti al Novecento. Collabora con l’architetto Ernesto Basile, con il quale realizza parti scolpite di mobili per la ditta Ducrot di Palermo: trittico a bassorilievo per la spalliera di un letto con tema Madonna e Angelo, presentata alla prima esposizione d’arte decorativa di Torino, 1902, i bronzetti di un secrétaire, e due nudi per un orologio in legno e bronzo e per una lampada da notte, presentati alla quinta Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, 1903, dove presenta anche ritratto marmoreo del cardinale Michelangelo Celesia, arcivescovo do Palermo, Sotto la luna, Mattino azzurro e Dafne.  Nel 1910, torna a collaborare con l’architetto Basile, per la realizzazione delle figure allegoriche dell’Italia e della Sicilia per il Monumento celebrativo del cinquantenario dell’Unità nazionale, a Palermo. Realizza una scultura in bronzo di santa Rosalia, patrona di Palermo, collocata nella facciata della chiesa della Santa, realizzata da Ernesto Basile.

 

Tra gli allievi di Antonio Ugo troviamo, Peppino Pirrone, Giovanni Rosone, Cosmo Sorgi, Giovanni Barbera, Nino Franchina, Pippo Rizzo (pittore), Michele Dixitdomino. Tra il 1895 e il 1926 partecipa a varie edizioni della Biennale di Venezia. Durante la sua carriera realizza ritratti per diversi personaggi illustri, Mariano Stabile, Emanuele Notarbartolo e Franca Florio.

 

Muore a Palermo il 19 aprile del 1950 

 

 

Bibliografia

 

Antonio Ugo, scultore (1870-1956), estratto dagli Atti dell’Accademia di Scienze,

 

Lettere ed Arti di Palermo, di Filippo Pottino

 

Antonio Ugo, testimone di un’epoca, di Giuseppe Servello, Giornale di Sicilia, 1870

 

Dizionario degli artisti siciliani. Scultura, di Luigi Sarullo, Novecento, Palermo 1944

 

Commemorare a Palermo. Le medaglie di Antonio Ugo, di Melchiorre Di Carlo e Maria Antonietta Spadaro, Edizioni Kalòs, 2014