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Anna Magnani

Roma, 7 marzo 1908 – 26 settembre 1973

 

 

Anna Magnani nacque a Roma il 7 marzo del 1908, sua madre, Marina Magnani di professione sarta originaria di Ravenna, dopo aver dato alla luce la piccola Anna, l'affidò alle cure della nonna materna Giovanna Casadio. Anna non conoscerà mai il padre naturale, ma da adulta effettuando delle ricerche sull’identità del genitore, scoprirà le sue origini calabresi e quello che avrebbe dovuto essere il suo cognome, cioè: Del Duce.

In seguito dirà  con la sua consueta ironia, di essersi fermata nelle ricerche perché non voleva passare come "la figlia del Duce". Dopo aver abbandonato Anna, Marina Magnani emigrò ad Alessandria d’Egitto, dove conobbe e sposò un ricco facoltoso austriaco. A causa di ciò, per lungo tempo si credette che la Magnani fosse nata in Egitto, solo in un secondo tempo,  si scoprì che non era la verità, prima per ammissione della stessa attrice, poi tramite le conferme del figlio. Anna Magnani viene cresciuta dalla nonna e dalle cinque zie (Dora, Maria, Rina, Olga e Italia) che vivevano in casa. L’unica presenza maschile era lo zio Romano. La nonna fa sacrifici per far crescere e studiare la nipotina, la iscrive presso un collegio di suore francesi, dove però la bambina rimane solo per qualche tempo, in seguito frequenterà il liceo, ma solo fino al secondo anno, per poi iscriversi al conservatorio di S. Cecilia per studiare pianoforte. Nel frattempo si reca ad Alessandria in visita alla madre, ma l’esperienza è molto dolorosa in quanto, era ormai troppo tardi cercare di recuperare  un rapporto deteriorato da tempo proprio per l'abbandono della madre, che probabilmente non riesce ad amarla veramente.

Nel 1927 insieme a Paolo Stoppa inizia a frequentare la Reale Scuola di recitazione Eleonora Duse diretta da Silvio D’Amico, trasformatosi nel 1935 in Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, avendo come insegnante Ida Carloni Talli. Tra il 1929 e il 1932 fa parte della compagnia Vergani – Cimara, diretta da Dario Niccodemi. Nel 1932 Paolo Stoppa e Anna si ritrovano a lavorare insieme nella compagnia di Antonio Gandusio, che apprezza a tal punto le sue qualità, da spingerla a tentare la strada del cinema. Nel 1934 passa alla rivista, accanto ai fratelli De Rege, lavorando poi, a partire dal 1941, in una fortunata serie di spettacoli con Totò.

Il suo debutto cinematografico inizia nel 1934, in: La cieca di Sorrento di Nunzio Malsoma, nonostante nel 1928 fosse già apparsa, in un ruolo marginale, nel film Scampolo di Augusto Genina. Il 3 ottobre del 1935 sposa il regista Goffredo Alessandrini con cui nel 1936 gira Cavalleria. Dopo numerosi film in cui interpreta parti di secondarie, riesce ad imporsi per le sue eccezionali doti interpretative spiccatamente drammatiche e finalmente nel 1941 Vittorio De Sica le offre la possibilità di interpretare per la prima volta la parte del personaggio principale, quello di Loretta, Prima artista di varietà nel film Teresa Venerdì.

Recita nell’avanspettacolo di Totò e interpreta il ruolo della verduraia romana in: Campo dè fiori con Aldo Fabrizi. Il 23 ottobre 1942 dà alla luce il suo unico figlio, Luca, frutto di una relazione con un attore più giovane di lei (Massimo Serato), che l'abbandona non appena scopre che è incinta. A causa della gravidanza, l'attrice dovette rinunciare a girare il film Ossessione, dove venne sostituita da Clara Calamai. Anna Magnani raggiunge la fama ne 1945, con il film Neorealista: Roma Città aperta  diretto da Roberto Rossellini (con il quale avrà una relazione), da lei magistralmente interpretato, che le varrà il suo primo Nastro d'argento. Indimenticabile, la scena forse considerata una delle più celebri nella storia del cinema nella quale la protagonista (interpretata appunto dalla Magnani) insegue un camion tedesco, dove è rinchiuso il marito che verrà deportato in Germania. Il film è ispirato alla figura di Teresa Gullace, che come il suo personaggio, sarà uccisa dai nazisti. Nel 1947 vince il suo secondo Nastro D’argento e il premio come migliore attrice alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il film L'onorevole Angelina diretto da Luigi Zampa. L'anno successivo interpreta il suo ultimo film (che le farà vincere il terzo Nastro D'argento), con Roberto Rossellini, prima della rottura della loro relazione: L'amore, film in due atti, ispirato al dramma di Jean Cocteau La voce umana, il primo atto, è: un lungo monologo al telefono di una donna abbandonata dal compagno; il secondo, è la storia di una popolana che si accoppia con un giovane pastore credendo che sia San Giuseppe. Il personaggio del pastorello sarà interpretato da un giovane Federico Fellini. Nel 1949 gira Vulcano, nell'isola vicina a quella dove Rossellini sta girando Stromboli terra di Dio  interpretato dalla sua nuova compagna Ingrind Bergam. Le riprese dei due film sono ricordate dal cinema come la guerra dei vulcani. Nel 1951 è la protagonista principale di: Bellissima, film di Luchino Visconti, sceneggiato da Cesare Zavattini e interpretato inoltre da Walter Chiari e Alessandro Blasetti, che le varrà il quarto Nastro D’Argento. (Il quinto ed ultimo Nastro D’argento le verrà conferito per il film Suor Letizia Il più grande amore . l'anno successivo, interpreta Anita Garibaldi nel film Camice Rosse, dove volle alla regia l’ex marito Goffredo Alessandrini. Nel 1956 vince il Premio oscar come migliore attrice protagonista per l'interpretazione di Serafina delle Rose nel film del 1955: La rosa tatuata (è la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar, come interprete principale), diretto da Daniel Mann e con coprotagonista Bart Lancaster. Per lo stesso ruolo, vincerà anche il Premio BAFTA come attrice internazionale dell’anno e il Golden Globe come migliore attrice drammatica.

La Magnani non presenziò alla cerimonia degli Oscar, il premio venne ritirato da Marisa Pavan (anche lei candidata come migliore attrice non protagonista per lo stesso film), ricevuto dalle mani di Jerry Lewis, uno dei più grandi attori comici di quegli anni. Un altro prestigioso riconoscimento internazionale, le viene conferito nel 1958 come miglior attrice al Festival Di Berlino per l’interpretazione del film Selvaggio è il vento di George Cukor in cui è affiancata da Anthony Quinn ed Anthony Franciosa. Per lo stesso ruolo, nel 1958,  vince anche il suo primo David di Donatello come migliore attrice protagonista e verrà nominata per la seconda volta al premio Oscar, che però verrà assegnato a Joanne Woodward per l'interpretazione del film: La Donna dei tre volti . Nel 1960 recita accanto al grande attore Marlon Brando e la  Woodward nel film Pelle di Serpente diretto da Sidney Lumet. Nel 1962 è la protagonista di Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, regista con il quale aveva instaurato un rapporto conflittuale. Pasolini, dopo l’esordio del 1961 con Accattone, cercò in ogni modo di lavorare con la grande attrice, oramai sempre più selettiva nello scegliere i ruoli (sua ultima interpretazione era Risate di Gioia al fianco di Totò). La Magnani accettò ma entrambi rimasero insoddisfatti del risultato.

Lei disse: "Pasolini mi ha usata", lui sosteneva invece che lei "era troppo borghese". In ogni caso nonostante le loro incomprensioni, che comunque non andarono mai ad intaccare la stima reciproca, il film ottiene un grande successo di pubblico e di critica in Francia, mentre in Italia al grande successo di critica seguiranno incassi deludenti.

Nel 1971 si cimenta con la televisione (fino ad allora vista da lei con circospezione), interpretando la miniserie: Tre donne, un ciclo di tre film, diretti da Alfredo Giannetti, intitolati: La sciantosa,Un incontro  L'automobile, dove la colonna sonora originale è composta da Ennio Morricone e diretta da Bruno Nicolai. Diverso il discorso per Correva l’anno di grazia 1870, sempre per la regia di Giannetti, che viene distribuito nelle sale cinematografiche e trasmesso successivamente in televisione.

Per una dolorosa coincidenza Il film, re-intitolato 1870 fu programmato per il 26 settembre 1973 e andò in onda poche ore dopo la morte dell’attrice. In questi film i suoi partner sono Massimo Ranieri, Vittorio Caprioli, Enrico Maria Salerno e Marcello Mastroianni.

La sua ultima apparizione cinematografica, sarà in Roma, film del 1972 diretto da Federico Fellini, che insistette per averla se pur per un brevissimo cameo nel ruolo di se stessa, nella pellicola, che  si  concluderà proprio con la Magnani che attraversa di notte i vicoli di Roma, parla con Fellini e sorridendo, sparisce nel buio dietro il portone di un antico palazzo concludendo lì la sua magnifica carriera cinematografica. Anna Magnani, muore a Roma il 26 settembre 1973, assistita dal figlio Luca e da Roberto Rossellini, al quale si era avvicinata negli ultimi tempi. Riposa nel piccolo cimitero di San Felice Circeo nei pressi della sua villa.

Dopo la sua morte tanti sono i tributi che riceve, anche il Moma di New York le dedica una retrospettiva con la proiezione di 14 film più importanti dell’attrice. Gianni Togni le ha dedicato Nannarè, contrazione romanesca di Nannarella nome d’arte della Magnani, contenuta nell’Album Bersaglio Mobile, del 1988, Pino Daniele le dedica: Anna Verrà, inserita nel disco Mascalzone Latino del 1989, mentre Carmen Consoli ha scritto una canzone, intitolata "Anna Magnani", cantata da Adriano Celentano. Perfino Eduardo De Filippo ha dedicato all’attrice una poesia a pochi mesi della sua scomparsa: 

 

“Confusi con la pioggia sul selciato, sono caduti gli occhi che vedevano gli occhi di Nannarella che seguivano le camminate lente sfiduciate ogni passo perduto della povera gente. Tutti selciati di Roma hanno strillato. Le pietre del mondo li hanno uditi.” 

 

Nel 2010 nasce l’Associazione “Amici di Anna Magnani” creata da Matteo Perisca che il 4 settembre 2012 ha premiato Franca Valeri  e Franco Zeffirelli con il premio "Anna Magnani" 

 

Curiosità 

 

Anna Magnani rifiutò il ruolo della protagonista del film La Ciociara del 1960 ( film la cui regia all’inizio era stata affidata a George Cukore e dove l'avrebbe dovuta vedere nella parte di donna Cesira e Sophia Loren nella parte della figlia Rosetta), perché non voleva interpretare la madre di Sophia Loren; a seguito del rifiuto fu dunque la Loren ad interpretare il ruolo di Cesira (che le fruttò l’Oscar nel 1962), al posto della Magnani mentre il ruolo di Rosetta venne affidata all’americana Eleonora Brown. Senza la presenza della Magnani, Cukor rifiutò di girare il film e venne sostituito da Vittorio De Sica.

 

Solo in tre film la Magnani non ha recitato con la propria voce: La principessa Tarakanova, girato ad inizio carriera, dove è doppiata da Marcella Rovena, Finalmente Soli e Quartetto pazzo, dove è doppiata da Tina Lattanzi.

 

Filmografia

 

 

1928/ Scampolo, regia di Augusto Genina

1934/ La cieca di Sorrento, regia di Nunzio Malasomma

1934/ Tempo Massimo, regia di Maria Mattoli

1935/ Quei due, regia di Gennaro Righelli

1936/ Cavalleria, regia di Goffreddo Alessandrini 

1936/ Trenta secondi d’amore, regia di Mario Bonnard

1938/ La principessa Tarakonova, regia Mario Soldati 

1940/ Una lampada alla finestra, regia Gino Talamo

1941/ La fuggitiva, regia di Pietro Ballerini

1942/ Finalmente Soli, regia di Giacomo Gentilomo

1942/ La fortuna viene dal cielo, regia Akos Ràthonyi

1943/ L’avventura di Annabella, regia di Leo Menardi

1943/ L’ultima carrozzella, regia di Mario Mattioli

1943/ Campo dè fiori, regia di Mario Bonnard

1944/ Il fiore sotto gli occhi, regia Guido Brignone

1945/ Quartetto pazzo, regia di Guido Salvini

1945/ Roma città aperta, regia di Roberto Rossellini

1945/ Abbasso la miseria! Regia di Gennaro Righerlli

1946/ Un uomo ritorna, regia di Max Neufeld

1946/ Il bandito, regia di Alberto Lattuada

1946/ Avanti a lui tremava tutta Roma, regia di Carmine Gallone

1946/ Abbasso la ricchezza, regia di Gennaro Righelli 

1947/ L’onorevole Angelina, regia di Luigi Zampa

1947/ Lo sconosciuto di San Marino, regia Michal Waszyňski e Vittorio Cottafavai

1948/ Assunta Spina, regia di Mario Mattioli

1948/ L’amore, regia di Roberto Rossellini

1948 / Molti sogni per le strade, regia di Mario Camerini

1948/ Molti sogni per le strade, regia di Mario Camerini

1950/ Vulcano, regia di Willian Dieterle 

1951/ Bellissima, regia di Luchino Visconti

1952/ Camice Rosse, regia di Goffredo Alessandrini

1952/ La carrozza d’oro, regia di Jean Renoir

1953/ Siamo donne, regia di Luchino Visconti

1953/ Carosello del varietà, regia di Aldo Quinti, Aldo Bonaldi

1955/ La rosa tatuata, regi di Daniel Mann

1957/ Suor Letizia, regia di Mario Camerini

1957/ Selvaggio è il vento, regia di George Cukor

1959/ Nella città l’inferno, regia di Renato Castellani

1959/ Pelle di serpente, regia di Sidney Lumet

1960/ Risate di gioia, regia di Mario Monicelli

1962/ Mamma Roma, regia di Piero Paolo Pasolini 

1963/ Made in Italy, regia di Nanni Loy

1969Il segreto di Santa Vittoria, regia di Stanley Kramer

1972/ Roma, regia di Federico Fellini

 

 

Anna Magnani doppiata nei film

 

Marcella Rovena in La Principessa Tarakonava

Lina Lattanzi in Finalmente Soli, Quartetto Pazzo.

 

Anna Magnani in televisione

 

Tre donne, serie di tre film per la tv, Regia di Alfredo Giannetti 

La sciantosa, Un incontro, L’automobile

Correva l’anno di grazia 1870, film per la tv, Regia di Alfredo Giannetti. 

 

Anna Magnani in Teatro 

 

Il più felice dei tre di Eugène Labiche, e Edmond Gobinet, direzione artistica di Dario Niccodemi, Ruggero Lupi, con Ruggero Lupi, Nino Besozzi, Giulia, Puccini, Anna Magnani, Renato Scarpa, Renato Seripa. Compagnia drammatica Italiana, Teatro Valle di Roma, 23 maggio 1929.

 

Laboremus di Sabatino Lopez: direzione artistica di Dario Nicodemi e Ruggero Lupi, con Rugero Lupi, Vera Vergani, Anna Magnani, Luigi Cimara. Compagnia drammatica Italiana, Teatro Olimpia di Milano 9 agosto 1929.

 

Triangoli di Dino Falconi e Oreste Biancoli, direzione artistica con Dario Niccodemi e Ruggero Lupi, con Ruggero Lupi, Elsa Merlini, Luigi Cimara, Eva Magni, Amalia Pellegrini, Anna Magnani, Checco Rissone. Scene di Girogio Abksasi, Musiche Ermete Liberati. Compagnia drammatica Italiana. Teatro Manzoni di Milano, 18 gennaio 1930.

 

La donna in vetrina di luigi Antonelli, direzione artistica di Dario Niccodemi, e Ruggero Lupi, con Ruggero Lupi, Elsa Merlini, Luigi Cimara, Eva Magni, Amalia Pellegrini, Anna Magnani. Compagnia drammatica Italiana, Teatro Argentina di Roma, 26 maggio 1930.

 

Un uomo, una donna, un milione, di Giuseppe Bevilaqua, direzione artistica Nera Grossi Carini, con Gino Tassani, Anna Fontana, Anna Magnani, Gero Zambuto. Compagnia del teatro Arciboldi, Teatro degli Arcimboldi di Milano, 5 dicembre1930.

 

Confidenza di Alessandro Greppi, direzione artistica di Nera Grossi Carini, con Gino Tassani, Anna Fontana, Anna Magnani, Rina Franchetti. Compagni del Teatro Arcimboldi di Milano, 8 dicembre 1930.

 

Luciano 1930 di Lenida Rèpaci, direzione artistica di Nera Grossi Carini, con Giano Tassani, Anna Fontana, Anna Magnani, Gero Zambuto, Dora Menichelli. Compagnia del Teatro Arcimboldi di Milano 1930.

 

Facciamo due chiacchere di Dino Falconi e Oreste Biancoli, direzione artistica di Gero Zambuto, con Rina Franchetti, Anna Fontana, Anna Magnani, Gino Tassinari, musiche di Lao – Schor, Compagnia del teatro Arcimboldi di Milano 6 febbraio 1931.

 

I documenti del console Touquet, di Giulio Cesare Gallia, direzione artistica di Gero Zambuto, Gino Tassani, Anna Magnani, Giuseppe Valpreda, Gero Zambuto. Compagnia del Teatro Arcimboldi di Milano, 7 aprile 1931.

 

Paggio Fernardo di Mura, direzione artistica di Gero Zambuto, con Gino Tassani, Cesarina Gheraldi, Anna Magnani, Giuseppe Valpreda, Compagnia del teatro Arcimboldi di Milano 11 aprile 1931.

 

La fiera campionaria di Pietro Mazzucato, direzione artistica di Gero Zambuto, con Anna Fontana, Dora Menichelli, Anna Magnani. Compagnia del teatro Arcimboldi di Milano 18 aprile 1931.

 

8000 - 9000 - 1000 di Carlo Veneziani, direzione artistica di Carlo Veneziani, con Anna Fontana, Anna Magnani. Compagnia Fontana, Teatro Odeon Milano, 21 luglio 1931.

 

Un uomo che ispira fiducia, di Paul Armont, direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, con Antonio Gandusio, Lugi Almirante, Anna Magnani, Ada Dondini, Compagnia Gandusio – Almirante, teatro Carignano di Torino, 30 ottobre 1931.

 

Bourrachon, di Laurent Doillet, direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, con Antonio Gandusio, Luigi Almirante, Anna Magnani, Ada Dondini, Compagnia Gandusio – Almirante, teatro Carignano di Torino, 30 ottobre 1931.

 

Tifo! di Celso Maria Poncini e Roberto Biscaretti, direzione artistica di Antonio Gandusio, e Luigi Almirante, Anna Magnani, Rina Ciapini Morelli, Ada Dondini, Paolo Stoppa, Compagnia Gandusio – Almirante, Politeama Chiarella di Torino, 18 maggio 1932.

 

L’amore Canta, di Jacques Bousquet, Alessandro De Stefani, ed Henri Falk, direzione artistica di Antonio Gandusio, e Luigi Almirante con Antonio Gandusio, Luigi Almirante, Anna Magnani, Lola Braccini, Paolo Stoppa.Compagnia Gandusio – Almirante, Teatro Barberini di Roma, 11 luglio 1932.

 

Il profumo di moglie, di Leon Lenz, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermette Liberati. 

 

L’uomo del piacere, di Paul Gèraldy, e Robert Spitzer, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermette Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Amedeo Fuggetta. Compagnia di Spettacoli comici e musicali, Baghetti – Liberati, Teatro Argentina di Roma, 19 ottobre 1932.

 

Il primo letto, di Andrea Bisson, direzione artistica Baghetti ed Ermette Lierati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Amedeo Fuggetta. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti – Liberati. Teatro Argentina di Roma, 20 ottobre 1932.

 

Baciatemi, di Tristan Bernard, Yves Mirande e Gustave Quinson, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Amedeo Fuggetta. Compagnia di spettacoli, comici e musicali Baghetti – Liberati, Teatro Argentina di Roma, 23 ottobre 1932.

 

L’acquolina in bocca, di Pares, Veber, Von Paris, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Alfredo Menichelli. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti – Liberati, Teatro Argentina di Roma, 25 ottobre 1932.

 

Jim la Houlette re di ladri, di Jean Guitton, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, e con Aristide Baghetti, Anna Mangani, Alfredo Menichelli. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti – Liberati. Teatro Argentina di Roma, 30 ottobre  1932.

 

Casanova, non sei più tu! di Egeo Carcavallo, direzione artistica di Gero Zambuto, con Anna Magnani, Pina Renzi, Tino Bianchi, Guido De Rege, Giorgio de Rege, balletto del Winterganten di Berlino. Compagnia Spettacoli Eliso, Teatro Eliseo di Roma, 87 marzo 1935.

 

I Milioni di Michele Galdieri e Arturo Milone, direzione artistica di Michele Galdieri,con Anna Magnani, Pina Renzi, Guido De Rege, Giorgio De Rege. Compagnia Spettacoli Eliseo, Teatro Eliseo di Roma, 12 maggio 1935.

 

La foresta pietrificata di Robert Emmet Sherwood, regia Anton Giulio Bragaglia, con Anna Magnani, Augusto Marcacci, Lamberto Picasso, scene di Enrico Prampolini. Compagnia del teatro delle Arti di Roma, 2 marzo 1938.

 

Nessuno ha visto, di Anthony Armstrong e Henry Simpson, direzione artistica Annibale Betrone, con Anna Magnani, Annibale Betrone, Salvo Randone, Compagnia Spettacoli Elle Betrone – Magnani, Teatro Eliseo di Roma, 22 luglio 1938.

 

Metropoli, di Alessandro De Stefani, direzione artistica Annibale Betrone, con Anna Magnani, Annibale Betrone, Salvo Randone, Compagnia Spettacole Elle Betrone –Magnani, Teatro Eliseo di Roma, 4 agosto 1938.

 

Palcoscenico, di Geoffry G. Ames, direzione artistica Annibale Betrone con Anna Magnani, Annibale Betrone, Salvo Randone, Sandro De Macchi, Compagnia Spettacoli Elle Betrone –Magni, Teatro Eliseo di Roma, 22 agosto, 1938.

 

La maschera di San Silvestro, di Andrea dello Siesto, direzione Annibale Betrone, con Anna Magnani, Annibale Betrone, Salvo Randone, Sandro de Marchi, Compagnia Spettacolo Elle Betrone – Magnia , Teatro Eliseo di Roma, 28 maggio 1939.

 

Anna Christie, di Eguene O’Neill, regia di Anton Giulio Bragaglia, con Anna Magnani, Carlo Tamberlani, Mario Besesti, scene di Enrico Prampolini. Compagnia del teatro dell’Arti, Teatri di Roma, 28 maggio 1939.

 

Quando meno te l’aspetti, di Michele Galdieri, direzione artistica Michele Galdieri, con Totò, Anna Magnani, Mario Castellani. Compagnia delle grandi riviste Totò di Remigio Pavone, Teatro Quattro Fontane di Roma, 25 dicembre 1940.

 

Volumineide, di Michele Galdieri, regia Michele Galdieri, con Totò, Anna Magnani, Mario Castellani, Compagnia Totò – Magni, Castellani. Compagnia delle grandi riviste Totò di Remigio Pavone, Teatro Quattro Fontane di Roma, 25 dicembre 1940.

 

Che ti sei messo in testa?, di Michele Galdieri, con Totò, Anna Magnani, Mario Castellani, Compagnia Totò – Magnani, Teatro Lirico di Milano, 3 febbraio 1942.

 

Cantachiaro, di Italo de Tuddo, Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Franco Monicelli, regia di Oreste Biancoli, con Anna Magnani, Carlo Ninchi, Marisa Merlini, Lea Padovani, Raimondo Viannello, musiche di Pietro Morgan. Compagnia Magnani – Ninchi, Teatro Quattro Fontane di Roma, 1 settembre 1944.

 

Carmen di Prosper Mérimée, adattamento e regia di Gherardo Gherardi, con Anna Magnani, Carlo Ninchi, Marisa Merlini, Compagnia Magnani – Ninchi, Teatro Quirino di Roma, 15 novembre 1944

 

Jegor Bulycov e gli altri, di Maksim Gorkij, regia di Vito Pandolfi, con Anna Magnani, Carlo Ninchi, Wanda Capodaglio, Roldano Lupi. Compagnia Magnani – Ninchi, Teatro Quirino di Roma 28 novembre 1944.

 

Cosi per gioco, di Armand Salcrou, direzione artistica di Carlo Ninchi, con Anna Magnani, Carlo Ninchi, Rolando Lupi, Aroldo Tieri, Compagnia Magnani – Ninchi, Teatro Quirino di Roma, 6 dicembre 1944.

 

Scampolo di Dario Niccodemi, con Carlo Nichi, Anna Magnani, Compagni Magnani – Ninchi, Teatro Quirino di Roma 15 dicembre 1944.

 

Soffia so’, di Pietro Garinei, e Sandro Giovannini, regia di Mario Mattioli, con Anna Magnani, Marisa Merlini, Aroldo Tieri, Enzo Turco, Ave Ninchi, Pina Renzi, Compagnia Za – Bum, Teatro Quattro Fontane di Roma, 13 gennaio 1945.

 

Cantachiaro n. 2, di Italio de Tuddo, Pietro Garinei, Sandro Giovannini, Franco Monicelli, regia di Oreste Biancoli, con Anna Magnani, Gino Cervi, Ave Ninchi, Raimondo Vianello, Compagnia Magnani – Ninchi, teatro Quattro Fontane di Roma, 17 maggio, 1945.

 

Maya, di Simon Gantillon, regia Orazio Costa, con Anna Magnani, Ave Ninchi, Aroldo Tieri, Sandro Ruffini, Compagnia Anna Magnani, Teatro Eliseo, 24 novembre 1945.

 

 

Sono le dieci e tutto va bene, di Pietro Garinei, Sandro Giovannini,e Marcello Marchesi, regia di Mario Mattoli, con Anna Magnani, Franco Volpi, Galeazzo Benti, Raimondo Vianello, Compagnia Za-Bum, Teatro Quattro Fontana, 11 marzo 1946.

 

Chi è di scena?, di Michele Galdieri, regia di Michele Galdieri, con Anna Magnani, Carlo Giuffrè, Sante Simeone, Giulia Pittalunga. Compagnia Anna Magnani, Carlo Giuffrè, Sante Simeone, Giulia Pittaluga. Teatro del Casino di Sanremo 21 dicembre 1953.

 

La Lupa, di Giovanni Verga, regia di Franco Zeffirelli, con Anna Magnani, Annamaria Guarnieri, Giancarlo Giannini, Ave Nichi, Osvaldo Ruggeri, Teatro della Pergola di Firenze, 24 maggio 1965.

 

Medea, di  Jean Anouilh, regia di Giancarlo Menotti, con Anna Magnani, Osvaldo Ruggieri Fosco Giachetti, Nella Gambini, Cesarina Gherldi. Compagnia Cisan, Teatro Quirino di Roma 24 dicembre 1966.