Angelo Morbelli

(Alessandria 18 luglio 1854 – Milano 7 novembre 1919)

 

 

 

Angelo Morbelli, nasce ad Alessandra il 18 luglio del 1954, comincia la sua attività come musicista, ma a causa di una progressiva sordità, dovette abbandonare, dedicandosi alla pittura. 

Nel 1867, si trasferisce a Milano, grazie alla borsa di studio, concessa dal comune di Alessandria, e si iscrisse all’Accademia di Brera, dove seguì corsi di paesaggio, prospettiva, nudo, pittura e figura con i maestri Giuseppe Bertini, Luigi Riccardi e Raffaele Casnedi, ottenendo medaglia di bronzo per il paesaggio, una medaglia d’argento nel corso di disegno e figura per la copia dalla statua. Espone per la prima volta presentando alla rassegna annuale del 1874, il dipinto Interno del coro del monastero Maggiore in Milano, e nel 1875 La galleria Vittorio Emanuele in Milano. Comincia a interessarsi a soggetti generavano un vago senso di mistero e di fantastico intrecciandosi con i temi della letteratura dell’epoca. Partecipa alla Promotrice di Torino del 1879, e nel 1880 a Brera presenta il dipinto Goethe morente, opera ispirata a un testo, relativo agli ultimi momenti di vita del poeta, e nonostante il Morbelli si sia allontanato dallo stile dei suoi maestri, in quest’opera risulta ancora legato al genere letterario-storico-romantico. L’artista, tra il 1881 e il 1884, rivolge la sua attenzione a temi contadini e popolari, meno coinvolti dalle questioni sociali, vicino ai dolori di giovani e anziani, e prestando attenzione verso l’umanità sofferente e impotente. Nel 1883, col dipinto Giorni ultimi, realizzato prendendo a soggetto gli ospiti del Pio Albergo Trivulzio di Milano, vinse a Brera il premio Fumagalli, e nel 1889 la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi. Proprio a Parigi, sperimenta l’utilizzo di oli e tempere industriali, e nel corso degli anni elabora più versioni dei soggetti trattati. Il dipinto Venduta, prima versione nel 1884, a tempera dai toni scuri stesi a larghe pennellate, ritratto di una giovane malata di tisi, viene rielaborato nel 1888, in occasione della Italian Exibition organizzata a Londra da Vittore Grubicy, in una versione a olio con il titolo cambiato in A Pall Mall Gazette subject, in riferimento ad un articolo sulla prostituzione giovanile apparso sul giornale londinese. Con l’opera Il Viatico, nel 1890 vinse la seconda medaglia d’oro esponendo alla Società amatori e cultori di Roma. Nel 1891, partecipa con Parlatorio del luogo Pio Trivulzio e Alba alla Triennale di Brera. Con l’opera Alba, dipinto con disciplinata tecnica divisionista, avviene l’esordio ufficiale del divisionismo italiano. In questo periodo approfondisce l’amicizia con Pellizza da Volpedo, con il quale scambia riviste e libri, e condivide alcune tematiche sociali, problemi posti dalla tematica divisionista. Insieme a Pellizza nel 1896, cercò di promuovere un movimento divisionista italiano, coinvolgendo Segantini, Giuseppe Casciaro, Plinio Nomellini e altri, progetto che non andò a buon fine. Il 1900 fu un anno importante per Morbelli, a Parigi ricevette un’altra medaglia d’oro e la consegna della Legion d’onore per Giorno di festa, dipinto ambientato al Pio Albergo Trivulzio.Tra il 1902 e il 1903, allestì uno studio nei locali dell’ospizio, per dedicarsi alla meditazione sul destino dell’uomo, sulla vecchiaia e sulla morte, e realizzò Il Natale dei rimasti, presentato alla Biennale di Venezia, con altri dipinti, in un ciclo dal titolo Il poema della vecchiaia, dove usava la prospettiva e la luce per accentuare il vuoto del salone, e amplifica la solitudine dei cinque uomini rimasti a occupare i numerosi banchi sgombri. 

Iniziò a scrivere in forma di diario privato La via crucis del divisionismo, nel 1912, che lo impegnò fino al 1919, già Previati tra il 1905 e il 1913, si era dedicato alla redazione e alla pubblicazione di un trattato sella tecnica divisionista legato alla diffusione commerciale delle opere, ma Morbelli aggiunse l’atteggiamento critico e analitico, mettendo commenti che definiscono il metodo “Il divisionismo è la prospettiva dell’aria” o il divisionismo dà, o dovrebbe dare, la sensazione dell’evidenza”, e trascrizioni di frasi e pensieri di artisti, scrittori e musicisti, Voltaire, Giuseppe Verdi, Jacques-Louis David e altri. Nei primi anni del ‘900, il pubblico era stanco dei rivolgimenti politici, artistici e sociali, che portarono alla prima guerra mondiale e all’avvento delle avanguardie artistiche e del futurismo, interessandosi verso nuove forme d’arte. Morbelli però continuò ad approfondire le proprie ricerche tecniche di produzione del vero e della natura. Risalgono alla fine degli anni ’20 le ultime esposizioni, coni dipinti Angolo di giardino e Il capitello. Muore di polmonite a Milano nel 1919.

 

Bibliografia

 

Archivi del divisionismo, a cura di T. Fiori, con introduzione di F. Bellonzi, Roma, 1969

 

Angelo Morbelli (1853 – 1919), di A. Mensi, Alessandria, 1970

 

Angelo Morbelli. Il primo divisionismo nella sua opera e nelle lettere a Pellizza da Volpedo, di M. Poggialini Tominetti, Milano, 1971

 

Galleria d’arte moderna, Milano. Opere dell’Ottocento, di L. Caramel – C. Pirovano, Milano, 1975

 

Omaggio ad Angelo Morbelli, di R. De Grada, Milano, 1980

 

Angelo Morbelli (1853 – 1919), catalogo Alessandria - Roma, a cura di L. Caramel, Milano, 1982

 

Fotografia e pittura nel laboratorio divisionista, in L’età del divisionismo, a cura di G. Belli – F. Rella, Milano, 1990

 

Morbelli Angelo, in La pittura in Italia. L’Ottocento, a cura di E. Castelnuovo, Milano, 1991

 

Galleria civica d’arte moderna e contemporanea, Torino. L’Ottocento. Catalogo delle opere esposte, a cura di R. Maggio Serra, Torino, 1993

 

Angelo Morbelli. Tra realismo e divisionismo, catalogo, di A. Scotti Tosini, Torino, 2001

 

Morbelli e Barabino. Dalla poetica della natura all’impegno del sociale, catalogo, Alessandria, a cura di R. De Grada, Milano, 2004

 

Il colore dei divisionisti: tecnica e teorie, analisi e prospettive di ricerca, Atti del Convegno internazionale di studio, Tortora-Volpedo…2005, a cura di A. Scotti Tosini, Volpedo, 2007