Angelo Inganni

(Brescia 1807 – Gussago 1880)

 

Angelo Inganni inizia da giovanissimo a lavorare nella bottega del padre Giovan Battista, col fratello Francesco, per commissioni di dipinti a soggetto sacro per le chiese delle campagne del bresciano. Durante il servizio effettivo nell’VIII battaglione degli Alpenjager, ossia cacciatori delle Alpi, nel 1827, esegue un ritratto al maresciallo Radetzky, che gli presenta C. Londonio e la possibilità di specializzarsi presso la scuola di pittura di L. Sabatelli e F. Hayez. Nel 1833, la copia del Laocoonte di Hayez gli offre la possibilità di frequentare l’Accademia di Brera con Migliara e Bisi come maestri Angelo Inganni è uno sei più ricercati vedutisti dell’epoca, dalla nobiltà e dalla borghesia del lombardo veneto, opere realistiche, di piazze cittadine popolate da personaggi del popolo minuto, occupato a lavorare, tutto in contrasto al Neoclassicismo, ed in armonia con il sentire del Romanticismo. Nel 1838 espose alla Regia Accademia di belle arti di Milano La veduta della piazza del Duomo con il coperto dei Figini, commissionata dal Cavaliere A. Uboldo, opera che riscosse un tale successo, che l’imperatore Ferdinando I d’Austria ne chiese una copia per la Galleria del Belvedere di Vienna; opera che nel 1842 realizza per l’arciduca Ranieri, vicerè del Lombardo-Veneto, e in dimensioni più vaste offerta nel 1853 a Napoleone III, e da questi destinata al Louvre. Intorno al 1840 torna a Brescia, ospite a Gussago, dell’amico Paolo Richiedei, e nel 1945 inizia a dedicarsi all’affresco per la Chiesa di San Marco e dopo nella cupola di S. Carlo al Corso, lavoro poi finito nel 1865. Si trasferisce definitivamente a Gussago, intorno agli anni ’50 del XIX secolo, in seguito alla morte della prima moglie; si sposa poi con la pittrice Amanzia Guérillot, ex allieva e amante, e dedica la sua pittura dipingendo vedute notturne e scene di vita contadine.

Nel 1853 espone a Parigi, e nel 1874, prende parte alle mostre di Milano e Brescia.

 

Nel 1880, mentre lavora a un dipinto per il monumento delle Cinque Giornate, a Gussago muore.

 

Bibliografia

 

Angelo Inganni, a cura di G. Nicodemi, Milano, 1942

 

Pittura di genere e pittura di cronaca, in Mostra dei maestri di Brera (1776-1859), catalogo, a cura di E. Bairati, Milano, 1975