Toth Banca Dati - Cinema




 

Alberto Lattuada

Vaprio D'adda, 14 novembre 1914 – Orvieto 3,luglio 2005

  

 

Figlio di Felice Lattuada, nel 1932 fonda  insieme ad Alberto Mondadori il periodico Camminare, occupandosi di critica d’Arte, con Mario Monicelli che si occupava di critica cinematografica. 

Nel 1933 realizza il cortometraggio Cuore Rivelatore, liberamente tratto da un racconto di Edgar Allan Poe con la regia di Mario Monicelli. Nel 1957 è assistente alla regia di un lungometraggio con Vittorio Gassman e Giovanna Ralli ed entra in contatto con Giovanni Comencini e Mario Ferrari, lavorando al restauro sistematico di vecchie pellicole, salvate dal macero e ponendo le basi dellac futura Cineteca Italiana di Milano. Durante gli studi universitari si iscrisse ai Guf (gruppi universitari fascisti) partecipando ai Littoriali della cultura e dell’arte, facendosi notare per la sua intelligenza e capacità di iniziativa, tanto da essere chiamato ad organizzare le proiezioni retrospettive della sezione cinema. Dopo la laurea in architettura, iniziò a collaborare a Tempo Illustrato, a Domus e Frontespizio, scrivendo di cinema, di architettura, di letteratura. Nel 1940 allestisce per la Triennale di Milano, una retrospettiva sul cinema francese, incappando in un tumulto in seguito alla proiezione de La Grande Illusione, tanto che dovette mettere in salvo tutte le pellicole del Festival per salvarle dal sequestro della polizia. Nel 1941 fa l’aiuto regista di Mario Soldati nella realizzazione di Piccolo Mondo Antico, e lo sceneggiatore per Sissignora di Ferdinando Maria Poggioli. Tra il 1942 e il 1943 dirige due film, i primi interamente diretti da lui, tratti da romanzi di Emilio De Marchi, Giacomo l’idealista, e di Luciano Zuccoli, La freccia nel fianco. Al momento le due opere non furono apprezzate, ritenute formali e caligrafiche, mentre oggi troviamo in esse tutti gli elementi della sua cifra stilistica, di equilibrio nell’inquadratura, di sapiente illuminotecnica, di equilibrati movimenti di macchina e soprattutto di sintattici stacchi di montaggio.

In Giacomo l’idealista, Lattuada, traccia una vera psicologia, una vera cultura del personaggio femminile, nel caso specifico affidato alla partecipazione di Marina Berti, mentre in La freccia nel fianco esplora il mondo della sessualità femminile.

Nell’immediato dopoguerra, Lattuada, gira a Torino il film neorealista Il  bandito, manifestando  il  suo amore per il  cinema  americano, sulla Gangster Story di Scarface. Il film successivo, Il delitto di Giovanni Episcopo, tratto da un’opera di Gabriele D’Annunzio, lo allontana da qualsiasi filone o corrente, per iniziare una sua speciale poetica sull’individualismo dell’individuo senza scrupoli che si contrappone alla società, ponendo ogni attenzione alla recitazione, alla scenografia e a tutto quanto connota un’opera cinematografica come un’opera d’arte, in questa occasione comincia la sua collaborazione con Aldo Fabrizi. Nel 1948 realizza con Tullio Pinelli e Federico Fellini, l’opera Senza pietà, nel ’49 il Mulino del Po, e successivamente Didone ed Enea al Teatro dell’Opera di Roma, iniziando un suo sodalizio con Michelangelo Antonioni, Carlo Lizzani, Elsa Morante oltre a Federico Fellini, affrontando temi sociali come quello della vita carceraria e della speculazione edilizia. Con Giulietta Masina e Federico Fellini realizza Luci del varietà, sul mondo dell’avanspettacolo, aprendo la sua attività in tutte le sue direzioni, da quelle drammatiche a quelle leggere, ottenendo grandi successi economici che gli permettono di realizzare una delle sue opere importanti, Il cappotto, tratto dal racconto di Nikolaj Gogol, con protagonista Renato Rascel, un film svincolato da ogni rapporto con la realtà, totalmente fantastico. Rapporto in la realtà che recupera nella sua opera successiva, La lupa, tratta da un racconto di Giovanni Verga in cui indaga sulla sessualità femminile, inaugurando una trama che lo accompagnerà in tutta la sua storia cinematografica. Con l’episodio Gli italiani si voltano, inserito in L’amore in città, esamina in maniera brancatiana il fenomeno del gallismo maschile. Nell’opera La spiaggia e nella Scuola elementare, si applica invece ad aspetti di vita della piccola borghesia, rivelandone tutta la meschineria, la frustrazione e il tentativo di arrampicamento sociale quasi mai riuscito. Nel dittico Guendalina e Dolci inganni segue la trasformazione sessuale sentimentale di due adolescenti interpretate da Jacqueline Sassard e Catherine Spaak.

Sono anni di spasmodica attività, in cui si susseguono La tempesta, La steppa, Lettere di una novizia, La mandragona, Don Giovanni in Sicilia, Venga a prendere un caffè da noi, quest’ultima satira di una certa borghesia provinciale ipocrita e sessuofobica, quindi un saltellare continuo, da Puskin Cechov, da Piovene a Machiavelli, da Brancati a Chiara. Nel 1970 fece la sua esperienza di regista lirico, al Maggio Fiorentino, con la vestale di Gaspare Spontini. Successivamente realizza Bianco, rosso e…. con Sophia Loren e Sono stato io! con Giancarlo Giannini, due film non pienamente riusciti, ma il suo riscatto avviene nel ’74 con Le farò da padre e Oh, Serafina, che saranno seguiti da Così come sei. Sul finire del decennio dirige La cicala e Una spina nel cuore.

Nel 1981 inizia la lavorazione di Nudo di donna con interprete Nino Manfredi, ma non la porta al termine a causa di contrasti e differenza di vedute, tanto che alla fine Manfredi ne diventa il regista. Negli anni ’80, lavora per il piccolo schermo, con Cristoforo Colombo, la serie Due Fratelli e Mano rubata. Negli anni successivi, tace su tutto il fronte, tranne che per un’apparizione del film Il toro di Carlo Massacurati.

Nel 1994, muore nella sua casa di  Orvieto.

 

 

Filmografia  Regista 

 

 

1942Giacomo l'idealista 

1943La freccia nel fianco 

1945/ La nostra guerra 

1946/ Il bandito 

1947Il delitto di Giovanni Episcopo

1948Senza pietà 

1949Il mulino del Po

1950/ Luci del varietà 

1951/ Anna 

1952/ Il cappotto 

1953/ La lupa 

1953/ L'amore in città, episodio Gli italiani si voltano 

1954/ La spiaggia 

1954/ Scuola elementare

1957/ Guendalina 

1958La tempesta 

1960Dolci inganni 

1960/ Lettere di una novizia 

1961L'imprevisto 

1962Mafioso 

1962La steppa 

1965La mandragola 

1966Matchless 

1967Don Giovanni in Sicilia 

1968Fräulein Doktor 

1969L'amica 

1970/ Venga a prendere il caffè da noi

1973/ Sono stato io! 

1974Le farò da padre 

1976Oh, Serafina! 

1978/ Così come sei  

1980La cicala 

1981Nudo di donna 

1986Una spina nel cuore 

198912 registi per 12 città, episodio Genova 

 

Regista televisivo

 

 

1977/ Fanciulle in fiore  Brando Giordani ed Emilio Ravel

1985/ Cristoforo Colombo 

1987Due fratelli 

1989Mano rubata  mediometraggio televisivo

 

Collaborazioni

 

1933/ Cuore rivelatore, cortometraggio, regia di Alberto Mondadori e Cesare Civita - scenografia Il museo dell'amore, mediometraggio, regia di Mario Baffico - consulente per il colore

 

1936/ La danza delle lancette, regia di Mario Baffico (1936/ - assistente regista Piccolo mondo antico, regia di Mario Soldati / aiuto regista e sceneggiatore

 

1941/ Sissignora, regia di Ferdinando Maria Poggioli (1941/ - aiuto regista e sceneggiatore Il cappello da prete, regia di Ferdinando Maria Poggioli  – sceneggiatore

 

1955Un eroe dei nostri tempi, regia di Mario Monicelli  - attore

 

1978/ Il corpo della ragassa, regia di Pasquale Festa Campanile - adattamento del romanzo di Gianni Brera

 

1994/ Il toro, regia di Carlo Mazzacurati - attore