Toth Banca Dati - Cinema
Abuna Messias
Trama
Il film si svolge a tre anni della fine delle Guerra D'Etiopia in Abissinia, racconta gli eventi della missione etiopica del Cardinale Guglielmo Massaia avvenuta nella seconda metà dell'Ottocento.
Massaia in lingua etiope Abuna Messias ( anziano francescano ) accompagnato dal confratello padre Leone attraversa a piedi il territorio dell'Abissinia predicando la parola di Dio, durante il tragitto si ritroverà a riscattare uno schiavo. Il capo della Chiesa locale Copta, preoccupato per la presenza sul suo territorio di Massaia. Il Re della Scioa Menelik, riconoscendo l'operato di Massaia lo accoglie presso il suo villaggio dando assistenza e beni. Certamente il re è anche mosso da interesse per i benefici che l'opera di apostolato e di sollievo presso gli indigeni può arrecare; e per i suoi legami con il governo sabaudo nel cui aiuto "civilizzatore" . Ma da parte sua c'è anche una sincera affinità umana col missionario italiano. I rapporti tra Massaia e Menelik sono messi a rischio dall'alleanza tra Abuna Atanasio e la principessa Além, figlia del capo-clan dei Galla, nobile famiglia abissina, che aspira al trono e che per questo ambiva a sposare Menelik. Il primo è invidioso degli onori tributati dal re ad un "esponente di un'altra religione"; e per recuperare la posizione di privilegio che ritiene gli spetti, si muove con spietata scaltrezza: prima scomunica chiunque abbia rapporti con il missionario cattolico e invita la popolazione ad abbattere la casa in cui è posta la sede della sua missione; poi prova a sobillare l'imperatore d'Etiopia (il "re dei re", il Negus Neghesti) Johannes, perché costringa Menelik ad abbandonare la politica di apertura all'Europa e cacci gli stranieri dall'Abissinia. Non riuscendo con la malizia, convince il Negus a stare dalla sua parte con la minaccia di scomunicarlo. E così Johannes ìntima a Menelik di obbedirgli. Il re si rifiuta e si prepara alla guerra. Quanto ad Alèm, dopo aver chiesto a Massaia di intercedere per lei presso Menelik ed avere incassato il rifiuto del re, attribuisce la colpa dell'insuccesso al religioso italiano e si unisce al disegno di Atanasio, garantendo a Johannes il supporto del suo potente clan e del suo esercito. Nel frattempo, incurante di tutte queste trame, Massaia passa le sue giornate ad aiutare la popolazione: assiste i malati; prova, con successo, ad elaborare una forma primitiva di vaccino contro il vaiolo; gira nei villaggi per somministrarlo agli indigeni. Il favore popolare di cui gode è ulteriore pungolo per l'invidia di Atanasio. Mentre i due fronti si preparano alla guerra (i preparativi sono l'occasione per mettere in scena sequenze di massa, di sapore folkloristico), Massaia, consapevole di essere la causa o almeno il pretesto del conflitto, si reca prima da Menelik e poi da Johannes per scongiurare le ostilità. È pronto anche a consegnarsi all'imperatore. Ma questi lo lascia andare, dicendosi oramai obbligato alla battaglia. Lo scontro armato è duro (con altre impegnative scene di massa in campo aperto) e alla fine, anche grazie al contributo dei Galla, Johannes ha la meglio. Nonostante la vittoria, decide di essere clemente con lo sconfitto, concedendogli di rimanere re, ma pretendendo da lui sottomissione piena e intimando - pur con dispiacere - a Massaia di tornare in Italia, per dare soddisfazione ai Copti. Così, Massaia è costretto ad abbandonare la sua missione. Nel cammino d'uscita dal paese, dopo aver salutato e benedetto il fido padre Leone, che muore, il religioso viene accompagnato fino al confine da una moltitudine di persone, grate a lui per il bene materiale e spirituale fatto in tutto quel tempo.
Note cinematografiche
Paese di produzione: Italia
Anno: 1939
Durata: 96 min
Colore: Bianco e nero
Regia: Goffredo Alessandrini
Soggetto: Callisto Vanzi, Luigi Bernardi
Sceneggiatura: Goffredo Alessandrini, Vittorio Cottafavi, Domenico Meccoli, Cesare Vico Lodovici
Produttore: Alessandro Ganga per la R.E.F.
Distribuzione : Generalcine
Fotografia: Aldo Tonti
Montaggio: Giorgio Simonelli
Musiche: Mario Gaudiosi, Licinio Refice
Scenografia: Carlo Pouchain
Costumi: Guido Presepi
Trucco: Roberto Pasetti
Attori
Camillo Pilotto
Enrico Glori
Mario Ferrari
AmedeoTrilli
Francesco Sala
Oscar Andriani
Corrado Racca
Enzo Turco